Viaggiare su una vettura utilizzata anche da altre persone? Perché no, se ci si può risparmiare tante preoccupazioni e anche un po’ di soldini? Il car sharing è una delle formule più praticate negli ultimi anni, soprattutto nelle grandi città. Entrare in una metropoli con un’automobile di proprietà può diventare un incubo se non si è abituati.
Esistono molte alternative che ci sottraggono da questa incombenza ma non tutte sono ugualmente vantaggiose. Per chi si reca in una città con cadenza frequente infatti sono decisamente improponibili il ricorso al taxi o a vetture a noleggio. C’è però una terza via: vediamo insieme cosa è il car sharing e quali adempimenti burocratici servono per attivarlo.
Auto in condivisione senza mediatori
L’auto condivisa (car sharing) si distingue dal tradizionale noleggio per alcune caratteristiche fondamentali. In primis perché non si deve attendere l’apertura dell’attività di noleggio. L’intera procedura di prenotazione, prelievo e riconsegna del veicolo è svolta autonomamente dall’utilizzatore. Ciò grazie alle piattaforme dedicate al servizio da società private o anche da enti locali, come accade soprattutto in realtà avanzate del nord Europa. In genere gli utenti sono membri iscritti al servizio e al momento della fruizione sono già autorizzati poiché l’abilitazione alla guida e il sistema di pagamento vengono precedentemente verificati all’atto di iscrizione.
Più flessibile la estensione temporale della fruizione: il car sharing può durare giornate come il noleggio ma anche pochi minuti, giusto il tempo di portare a termine un’incombenza. Un’ulteriore caratteristica che offre vantaggi all’utilizzatore è la diffusione delle vetture in condivisione che risulta quasi sempre più ampia e diversificata all’interno di un contesto urbano a differenza delle società di noleggio che concentrano le vetture in una unica localizzazione. Va detto anche, e non è particolare da poco nella delicata fase attuale, che le auto in condivisione non vengono igienizzate a ogni spostamento come invece accade, salvo inadempienze, per le società di noleggio.
I documenti necessari: differenze tra car sharing e noleggio
È una delle principali differenze tra le due formule. Non c’è partita tra auto in condivisione e vettura a noleggio. Nel primo caso è sufficiente iscriversi alla piattaforma di riferimento, inserire i propri dati anagrafici e gli estremi del documento di identità, fornire le proprie credenziali sul sistema di pagamento e impegnarsi a rispettare alla lettera le condizioni d’uso del mezzo. Per i veicoli a noleggio presso società autorizzate invece è necessario consegnare patente di guida, documento di identità, carta di credito (solo la carta di credito consente il noleggio e non le normali carte di debito).
Ma non è tutto. Le patenti straniere devono essere supportate da una di tipo internazionale altrimenti non sarà considerata utilizzabile. Nel caso del noleggio a lungo termine poi la lista si infittisce ulteriormente. Per i rappresentanti aziendali occorrerà indicare anche partita Iva, attestato dell’Agenzia delle Entrate, IBAN, oltre alla usuale documentazione identificativa. Per le società di capitali necessita persino la presentazione dell’ultimo bilancio aziendale e certificazione della Camera di Commercio.
Ultima modifica: 27 Ottobre 2020