Bollo strade statali: in che cosa consiste la nuova tassa

Si parla di una nuova tassa che andrebbe a permettere la circolazione sulle strade statali, cerchiamo di capire insieme cos’è e se è effettivamente utile

In Italia sono davvero tante le migliaia di chilometri di autostrada già sottoposta al pagamento del pedaggio, ma allora in che cosa consiste effettivamente la nuova tassa definita bollo sulle strade statali? In buona sostanza gli italiani dovranno pagare una quota annuale fissa (che sembra si aggiri sui 50,00 euro) che permetta di circolare sulle strade statali non coperte da pagamento di pedaggio.

L’unica risposta che viene in mente alla domanda sul perché che giustifichi questa nuova tassazione è la necessità di fare cassa e monetizzare aggirando la manovra di applicare il pagamento del pedaggio su tutte le strade statali. In Italia si sa, non tutte le strade statali versano in condizioni ottimali e talvolta perfino il manto versa in condizioni pessime in alcuni tratti.

Le strade statali dove non viene pagato il pedaggio coprono diverse migliaia di chilometri e l’introduzione di una nuova tassa, stando alle tesi di principio del disegno di legge, permetterebbe il finanziamento della manutenzione delle stesse e quindi una miglioria.

Ma la riflessione sorge spontanea: ma se in alcune strade in cui è previsto il pagamento del pedaggio le condizioni non sono ottimali, una tassa unica annuale risolleverebbe il morale a strade considerate di secondo livello? Si parla di tratti anche abbastanza lunghi dove la definizione di ‘autostrada’ non potrebbe essere più lontana dalla realtà di com’è non è.

Nuova accisa sulla benzina

Accanto a questa proposta è stata avanzata l’ipotesi di introdurre un’ulteriore accisa sulla benzina, sempre a scopo finanziamento Anas (azienda statale che gestisce le strade), subito bocciata a favore della tesi bollo sulle strade statali ben più fattibile ed attuabile. Resta il fatto che non tutti abbiamo le stesse abitudini e una tassa uguale per tutti in ogni caso creerebbe squilibrio, ossia: esistono degli automobilisti che giornalmente percorrono strade statali in maniera più o meno massiccia, com’è vero che esistono automobilisti che le percorrono poche volte all’anno se non mai addirittura. In questo caso chi non percorre abitualmente strade statali si troverà costretto a pagare una tassa per non usufruire di un servizio. In questo senso qual è la risposta della legge?

La risposta della legge al polverone alzatosi a seguito della notizia è la smentita. Ebbene si, sia l’ANAS che il governo smentiscono che si sta virando verso l’introduzione del bollo sulle strade statali.

Ultima modifica: 31 Marzo 2017