Bollo auto: tutte le tipologie e le scadenze previste

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Il bollo auto è uno dei costi che bisogna sostenere per la gestione di un’automobile, e varia in base a modello e caratteristiche della vettura. Per conoscere l’entità esatta del pagamento a cui si dovrà adempiere, sarà necessario calcolare la scadenza dello stesso. 

Scadenza bollo auto, informazioni generali

Per giungere a questo dato esistono tre modalità differenti che il proprietario del veicolo può utilizzare. In primis, si può verificare la ricevuta dello scontrino del bollo stesso, dove sono ben evidenti inizio e fine della data di validità oltre che alcune caratteristiche specifiche dell’auto.

Se non si è in possesso della ricevuta, però, non bisogna disperare in quanto è possibile visitare il sito dell’Agenzia delle Entrate che, previo inserimento dati anagrafici e della vettura, fornirà la scadenza del proprio bollo auto. Come terza ed ultima modalità per conoscere la scadenza del bollo c’è l’ACI, che è possibile contattare tramite le filiali sparse in tutta Italia ed il sito online.

Il decreto Cura Italia, a causa dell’emergenza sanitaria in atto, ha deciso di concedere diverse proroghe per svariati tributi, oltre che lo slittamento di scadenze legate alla revisione ed al rinnovo patente auto. Per fare ciò sono stati creati due calendari, divisi in 2019 e 2020, dove ad ogni mese corrisponde un insieme di giornate dove è possibile effettuare il pagamento.

Bollo auto con scadenze 2019 e 2020

Per conoscere quando completare il pagamento del proprio proprio bollo auto, basterà controllare il mese di scadenza e completare la transazione soltanto dal primo giorno del mese seguente. Ad esempio, se il bollo auto ha una scadenza a dicembre 2019, dovrà essere pagato tra il 1° ed il 31 del mese di gennaio 2020, mentre se scade a gennaio dovrà essere pagato a febbraio e così via sino al mese di dicembre del 2020. 

Da questa regola, però, otto regioni d’Italia hanno deciso di discostarsi applicando uno slittamento in data 30 giugno, senza tributi o sanzioni di sorta. Le regioni in questione sono: Veneto, Lazio, Umbria, Toscana, Piemonte, Campania, Emilia Romagna, e Lombardia. Esistono anche quattro diverse esenzioni, entrate in vigore nel 2019, che mirano ad allontanare la scadenza del bollo.

Le eccezioni del 2019

La prima eccezione riguarda la rottamazione di un veicolo che abbia una percentuale di inquinante che oscilli tra Euro 0 ed Euro 3 acquistandone, di conseguenza, un ulteriore auto Euro 5 o Euro 6 e viene attuato esclusivamente nella regione Lombardia. 

Chiunque, invece, avesse acquistato un auto ibrida nell’anno 2019 godrà di un’esenzione che varierà da 3 a 5 anni, dipende dalla scelta della regione d’Italia in questione.  

La terza eccezione, sempre vigente soltanto nella regione Lombardia, è rappresentata dall’esenzione della validità di 60 mesi del bollo auto per chi ha acquistato un veicolo elettrico nel 2019. 

La quarta ed ultima, infine, è valida nella regione Piemonte ed esenta dal bollo auto tutti i veicoli che montano un impianto Gpl di fabbrica, e di 5 anni per chi ha deciso di farlo installare successivamente. Inoltre, sempre in Piemonte, tutti i restanti bolli auto saranno scontati del 75%.

Dove e quando pagare il bollo auto

Dopo averne calcolato l’importo a dovere e verificato la validità è arrivato il momento di scoprire dove e quando è possibile pagare il bollo della propria auto:

  • pagamento online sarà possibile collegandosi esclusivamente al sito ufficiale dell’Aci mentre, in alternativa, anche recandosi presso agenzie di disbrigo pratiche, tabaccherie abilitate, ricevitorie ed istituti bancari che aderiscono all’iniziativa. 
  • pagamento telematico, sarà possibile effettuarlo tramite la modalità PagoPa, in grado di tracciare i clienti e sgominare gli evasori più facilmente.
  • pagamento in un negozio fisico, invece, ogni modalità precedentemente utilizzata sarà ancora valida per completare la transazione. 

Se non si volesse attendere la data di scadenza, sarebbe possibile conoscere in anticipo l’importo che bisognerà sostenere annualmente per il bollo auto.  Per riuscirci serviranno due informazioni: la potenza dell’auto espressa in Kilowatt e la classe ambientale. 

Giungere a queste due informazioni sarà un gioco da ragazzi, difatti basterà consultare il proprio libretto di circolazione alla voce P.2 per la potenza in kilowatt e V.9 per conoscere la classe ambientale del veicolo in questione.

Le emissioni di CO2 ed il bollo auto

Come è stato per ecoincentivi dello Stato ed ecotassa, anche il bonus malus basato sul rispetto ambientale influenzerà il costo del bollo auto.

La regola potrebbe anche essere chiamata come tassa sulle auto che inquinano di più perché si basa, appunto, su questo semplice quanto efficace principio.  Quindi, maggiori saranno le emissioni di anidride carbonica per Km percorso che l’auto emetterà e più elevato, di conseguenza, sarà il costo del bollo auto.

Ciò è frutto del protocollo ‘Aria Pulita’, approvato sia dalla Regioni che dalle Province, che mira anche alla prevenzione delle emissioni di particolato e biossido di azoto, osservate speciali anche dell’Unione Europea che, in merito, ha istituito delle misure restrittive.

Come dichiarato dallo stesso Ministro dell’Ambiente Sergio Costa tali regolamentazioni sul costo del bollo auto sono atte a scoraggiare la circolazione dei veicoli maggiormente inquinanti, facendoli pagare di più. Una mossa che mira alla chiara strategia di valorizzare l’uso ed il consumo di auto ibride o elettriche che strizzano l’occhio all’ambiente. Maggiormente elevati i costi di rinnovo bollo auto per i veicoli Euro 3 o inferiori. 

Bollo auto: chi ne è esente

Secondo la legge italiana, relativa alla categoria dei disabili titolari di Legge 104, sono esentati dal pagamento i seguenti soggetti: persone non vedenti, disabili che soffrono di un handicap mentale o fisico nonché titolari d’indennità d’accompagnamento, disabili con pluriamputazioni o affetti da gravi limitazioni di deambulazione, disabili con impedite o ridotte capacità deambulatorie, oppure persone sorde. 

A maggio 2019 la Corte Costituzionale ha deciso di fornire ampio spazio di manovra alle Regioni d’Italia. Con tale normativa, infatti, l’importante è rispettare il massimale che le norme statali impongono ma sul costo finale, e sul raggiungimento dello stesso, le varie regioni italiane avranno totale discrezionalità, aggiungendo o esentando la tassa automobilistica a prescindere dalle legislature statali, malgrado la pressione fiscale non potrà essere ulteriormente aumentata.

Ultima modifica: 17 Aprile 2020