Sono stati ideati nuovi dispositivi per segnalare ai genitori, o chi per loro, la presenza dei bambini in auto, in modo da salvare loro la vita.

Non è affatto inconsueto che molti genitori per stress o, come vengono definiti, per dei black out della memoria, dimentichino i loro figli in auto. Si tratta di situazioni particolari, ma che molto spesso riempiono la cronaca di avvenimenti reali. Ed ecco quindi che arrivano app, allarmi e promemoria che supportano i genitori e salvano i più piccoli.

App bambini in auto

 

Infant reminder, app per smartphone che invia sms o email, è stata realizzata da un programmatore messinese. Prima di intraprendere il proprio percorso della giornata, l’utente apre la app e vi inserisce l’indirizzo di destinazione. Nel momento in cui il veicolo giunge nelle vicinanza dell’indirizzo indicato, comincia a suonare un allarme, per cui si accende il flash della fotocamera del cellulare in modo da ricordare che il bambino è in auto. Se l’allarme non viene disattivato, l’allarme suona ancora dopo dieci minuti e poi invia un’e-mail o sms al numero che è stato preventivamente impostato.

E’ possibile scaricare gratuitamente l’app da Apple e Play store. Sono tutti brevetti italiani, realizzati proprio per scongiurare il rischio di dimenticare un bambino in auto, come molto spesso la cronaca ci riporta e in alcuni casi risulta anche un errore fatale. Negli Stati Uniti viene anche utilizzato il navigatore social di Google Waze, dove è stata introdotta una specifica funzione che serve a ricordare ai genitori di fare attenzione al bambino, una volta che siano arrivati a destinazione.

Allarmi

 

Nascono anche nuovi allarmi appositamente studiati per aiutare i genitori a ricordare di aver lasciato il proprio bambino in auto. Uno di questi dispositivi è stato ideato da un papà belga, colpito da continui e recenti avvenimenti di cronaca. Si tratta di un sofisticato sistema di allerta che può essere tranquillamente adattato a tutti i tipi di vetture. E’ composto da un nastro che risponde alla pressione e che deve essere disposto sotto il seggiolino del bambino. Il dispositivo è connesso al portachiavi del conducente del veicolo. Nel momento in cui viene spento il motore dell’auto e il genitore si allontana, il portachiavi segnala attraverso l’emissione di un suono che il bimbo è rimasto in auto. A questo punto, i sensori del nastro indicano anche qual è la temperatura all’interno del veicolo, soprattutto quando questa supera i 28 gradi. In questo modo i genitori vengono invitati a tornare indietro a riprendere il bambino. L’ideatore di questo sistema ha sottoposto la sua idea ad un’azienda tedesca produttrice di auto ed anche ad un’agenzia di pubblicità, il progetto è stato subito accolto positivamente. Infatti, è già stato realizzato un prototipo in attesa di essere messo sul mercato.

Tra le app oggi maggiormente richieste sul mercato, vi è senza dubbio il RemoVe Before Landing. Si tratta di un particolare kit dotato di nastro di sicurezza che connette il portachiavi al seggiolino. Brevettato da tre giovani professionisti, è stato totalmente ideato e prodotto in Italia. E’ di facile installazione ed è composto da un portachiavi con nastro di sicurezza che mette in comunicazione le chiavi di accensione del veicolo con la base del seggiolino, un apposito kit per collegare il seggiolino alla portiera della vettura dal lato del guidatore. In pratica, l’intero sistema si fonda sul perfetto equilibrio tra le parti per cui, prima di uscire dalla vettura, in questo modo, risulta impossibile dimenticare il proprio bambino in auto.

Tra le altre cose, il dispositivo ha un costo decisamente ridotto e alla portata di tutti. Infatti è attualmente possibile acquistarlo al costo promozionale di circa 20 euro, oppure al costo per intero che si aggira intorno ai 25 euro. Sempre restando tra i brevetti tutti italiani, troviamo anche un altro dispositivo di allerta, Remmy, anche in questo caso progettato da due papà preoccupati dai recenti fatti di cronaca, questa volta siamo a Bologna.

Questo sistema di allarme si compone di un kit dotato di rilevatore collegato al seggiolino del bambino ed un altro dispositivo alimentato dal normale accendisigari. Ogni qualvolta il bambino è in auto, nel momento in cui si spegne il motore, si avvia un segnale sonoro. Il suo costo, acquistandolo dal sito dedicato, si aggira intorno ai 60 euro.

Impianto elettrico

 

Dall’Istituto Enrico Fermi di Bibbiena, ancora una volta in Italia, giunge la realizzazione di un sistema che sfrutta un impianto elettrico. A realizzarlo sono stati un gruppo di studenti, preoccupati per quanto accade spesso in giro. Questo sistema si chiama, Ricordati di me. Si tratta di un seggiolino collegato direttamente all’impianto elettrico della macchina, ma se si vuole, lo si può anche far funzionare in totale autonomia.

Funziona in questo modo: se il seggiolino del bimbo risulta occupato, mentre la portiera del lato del guidatore non è chiusa, il motore dell’auto è spento e il sedile del conducente è vuoto, si attivano automaticamente le quattro frecce e si apre leggermente il finestrino per far entrare l’aria. Trascorsi un po’ di minuti, se il conducente o genitore non è ancora ritornato, il sistema attiva un allarme acustico e viene inviato un messaggio al numero che è stato preventivamente indicato.

Navigatore promemoria

 

Arriva in soccorso dei bimbi dimenticati in auto anche una nuova funzione, gratuita, del navigatore Waze e si chiama Child Reminder Alert. E’ una funzionalità introdotta lo scorso agosto dal navigatore social. Fa da supporto ai genitori che, presi da mille inspiegabili problemi, rischiano di dimenticare in auto il proprio figlio. La funzione del promemoria è possibile attivarla dalle impostazioni dell’app. Consente la registrazione di un messaggio audio, in modo che ricordi al genitore di controllare la vettura quando si giunge a destinazione, per accertarsi di non aver lasciato il bambino in auto.

In ogni caso, al di là di specifici dispositivi ideati e realizzati per ricordare ai genitori che il bimbo è rimasto in auto, ci sono anche dei piccoli trucchetti. Ad esempio lasciare degli oggetti personali o del bambino, come dei pannolini, il biberon o i pupazzetti preferiti, sul sedile dell’auto accanto al piccolo. Allo stesso modo si possono lasciare alcuni degli oggetti personali dei genitori come l’agenda, il telefonino o il computer. In questo modo si dovrà necessariamente far ritorno in auto per riprenderli. Inoltre, un buon metodo è quello di indicare ogni spostamento o impegno del bimbo, avvisando l’altro genitore, oppure i nonni o la baby-sitter se vi sono dei cambiamenti di orari o altro.

Ultima modifica: 24 Agosto 2017