Auto ibrida: come farla partire

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Con il diesel sempre meno tollerato dalla politica ambientale dell’Unione Europea, è prevedibile che l’auto ibrida si imporrà a breve sul mercato. E’ bene quindi iniziare a familiarizzare con questi mezzi ecologici che, diciamolo subito, sono semplicissimi da utilizzare.

Come funziona l’auto ibrida

Le auto ibride si chiamano così perché dispongono di due diversi motori: uno elettrico, dunque quello ecologico per antonomasia, e uno a benzina, ossia quello che sopperisce al complicato problema dell’autonomia, tipico dei mezzi elettrici al cento per cento.

I due motori sono tra loro sinergici e hanno compiti ben precisi e distinti: all’elettrico spettano le partenze, al benzina le lunghe percorrenze. Chi le guida, non deve fare nulla per passare da un motore all’altro: sarà l’automobile stessa a dettare il cambio di guardia e lo farà in funzione della velocità.

Quando la vettura prosegue a basse velocità, la propulsione è elettrica, dunque silenziosissima e non inquinante. Superata una certa soglia – tipicamente intorno ai 20-25 chilometri orari – l’elettrico cederà il posto alla maggiore potenza tipica dei motori a benzina. In pratica, si procederà come si è sempre fatto, in città come in autostrada, alla velocità che si desidera.

Dunque le auto ibride sono facili da utilizzare, sono amiche dell’ambiente e non richiedono alcuna abilità particolare. Chi le guida non dovrà fare altro che sedersi comodamente al posto di guida e accendere l’auto ibrida premendo sul pulsante start: si partirà in modalità elettrica e, mantenendo una velocità bassa e costante, non si permetterà al motore a benzina di entrare in azione. In questo modo, non soltanto si risparmieranno i soldi del carburante, ma sarà anche un piacere viaggiare senza inquinare.

Ad ogni frenata, il set di batterie si ricaricherà automaticamente, senza che il viaggio debba essere fermato e senza che il driver se ne renda conto, se non fosse per il display presente sul cruscotto.

Non occorrono cariche

Con le trazioni alternative che man mano si stanno diffondendo, è facile incorrere in errore e confondere l’auto ibrida con quelle elettriche. La differenza, invece, è abissale: se, infatti le prime non necessitano di alcuna ricarica elettrica (la ricarica del motore elettrico avviene infatti in maniera automatica, ossia sfruttando l’accelerazione e recuperando l’energia), le seconde sono assoggettate a un fermo obbligatorio.

Quando le batterie sono scariche, infatti, le batterie dell’automobile devono essere ricaricate tramite una presa elettrica. Solo così il veicolo riguadagnerà la propria autonomia (tipicamente 90 chilometri) e solo così potrà tornare a circolare.

Ultima modifica: 2 Ottobre 2018