Sulle auto ad idrogeno si sono scritti e si scriveranno ancora fiumi di parole. Perché? Perché in effetti sembra essere l’uovo di Colombo, la soluzione intelligente a tutti i problemi della mobilità. Eppure qualche svantaggio c’è. Quale? Il più grosso, al momento, è che di fatto non possono circolare sulle nostre strade.

Auto ad idrogeno: i vantaggi

L’automobile a idrogeno – l’idrogeno, in chimica, si indica con la lettera H e pertanto è facilmente intuibile come sia un sottoprodotto dell’acqua (H2O) – porta con sé numerosi vantaggi. Il primo: è una risorsa che non è destinata a esaurirsi, anche perché è ricavabile da praticamente tutte le fonti di energia rinnovabile. Il secondo: è un elemento amico dell’ambiente e dunque ben risponde ai dettami sempre più stringenti dell’unione Europea che vuole una mobilità sempre più sostenibile, sempre più a impatto zero. Ma – al contempo – serve anche una mobilità che sia efficiente dal punto di vista dell’autonomia, altrimenti si tratta di mobilità inefficiente.

Dunque il potenziale è a dir poco enorme. Inoltre, l’Idrogeno è sicuro: è un gas molto leggero, volatile. Se ben stoccato – la progettazione e costruzione del serbatoio gioca un ruolo fondamentale in fatto di sicurezza – presenta gli stessi rischi degli altri combustibili. Eppure, basta guardarsi intorno: quante auto a idrogeno si incontrano sul proprio cammino?

Gli svantaggi

La risposta è: nessuna. Già: le automobili a idrogeno, per quanto sicure, per quanto eco- frendly, per quanto abbiano un’adeguata autonomia, non sono di fatto presenti sulle nostre strade. Eppure, i costruttori che si sono cimentati nello sviluppo di queste automobili, non si sono limitati a lanciarne dei prototipi. Di fato, le auto a idrogeno oggi a disposizione possono circolare tranquillamente sulle strade. A patto che possano fare rifornimento. Infatti, come già accade per altre tecnologie alternative – basti pensare all’elettrico – è proprio questo il punto.

Al momento, perlomeno in Italia – ma gli altri Paesi Europei non sono messi meglio – non esiste una rete infrastrutturale che permetta il riferimento delle automobili a idrogeno. E così, nonostante la tecnologia sia disponibile, nonostante i vantaggi ci siano, toccherà ancora aspettare. Quanto? Non è dato sapersi. A quanto pare, il sistema infrastrutturale italiano, ha al momento problemi decisamente più urgenti.

Ultima modifica: 7 Febbraio 2019