Così come ogni altra componente dell’automobile, l’impianto dell’aria condizionata deve essere mantenuta nelle migliori condizioni di esercizio possibili. É buona norma verificarne lo stato, pulirlo e sanificarlo per assicurarsi un funzionamento corretto per tutto il corso dell’anno. Scopriamo in questo articolo come funziona l’aria condizionata auto e quando cambiarla.
A cosa serve l’aria condizionata auto
Nato come accessorio, il condizionatore dell’auto è diventato un lusso sempre più accessibile nel corso degli anni. Di fatto, permette di rendere i viaggi in auto, di lunga o breve durata che siano, più piacevoli e comodi. L’utilizzo dell’aria condizionata in auto non si limita solamente alla calda stagione con le sue torride temperature, ma si espande anche all’utilizzo durante l’inverno per prevenire l’appannamento dei vetri e la formazione di brina.
Oltre ad aggiustare a piacere la temperatura interna all’abitacolo, l’aria condizionata è anche responsabile della gestione generale del filtro dell’aria interna: a partire dalla purificazione dell’aria fino alla deumidificazione dell’atmosfera interna all’auto.
Per quanto riguarda il funzionamento dell’impianto dell’aria condizionata auto a livello superficiale, è sufficiente sapere che nel momento in cui l’aria calda dell’abitacolo fluisce all’interno della componente dell’evaporatore, al suo interno si attiva automaticamente l’elemento del compressore che è responsabile di mettere in circolazione un liquido che raffredda l’aria nel condensatore. In questa fase, il liquido viene inviato in un serbatoio dove vengono trattenute le sostanze impure e l’umidità. Infine, il liquido raffreddato viene vaporizzato.
Quando cambiare il filtro dell’aria condizionata auto
Generalmente l’impianto dell’aria condizionata auto richiede una manutenzione con controllo e ricarica del gas ogni 20 mila chilometri, ma, come ogni altra componente dell’auto, è buona norma effettuare adeguati controlli in base all’utilizzo protratto nel tempo. É, dunque, consigliabile fare un check-up durante la primavera, prima dell’estate, e durante l’autunno, per preparare l’impianto per essere utilizzato per sciogliere brina, ghiaccio e scaldare l’auto.
Per effettuare una manutenzione ordinaria, ci si deve dedicare alla sostituzione del filtro antipolline e di tutti gli altri filtri standard, ed eventuali filtri extra, dedicati alla purificazione dell’aria utilizzata dal sistema di climatizzazione. La cosiddetta manutenzione straordinaria, invece, ha a che vedere con il controllo e la ricarica del gas del climatizzatore. Questo controllo dovrebbe avvenire ogni 60 mila chilometri presso un’officina per assicurare un corretto funzionamento dell’impianto. Questi check-up sono raccomandati soprattutto quando si presentano particolari segnali, tra cui: lentezza di raffreddamento, mancata emissione di aria fredda e la presenza di odori spiacevoli.
Ultima modifica: 25 Agosto 2022