Ansia alla guida: 5 rimedi per fermare il panico

36986 0
36986 0

I numeri non sono un segnale che lascia tranquilli: secondo l’Osservatorio mondiale della sanità il 16% delle persone che vivono in paesi sviluppati e in particolare nelle grandi città soffrono di disturbi legati alla depressione. Al punto che questo genere di problema viene drasticamente ignorato dalle società assicuratrici perché il rischio di dover rimborsare una quantità enorme di denaro a centinaia di migliaia di potenziali pazienti diventa assolutamente antieconomico. Ma il secondo malessere che purtroppo riguarda un numero sempre maggiore di persone è l’ansia.

L’ansia, dicono gli analisti, è un carburante che può anche essere considerato positivamente nella gestione delle cose di giorno in giorno. Ma è un carburante pericoloso: se una volta, si dice nell’esempio più classico, gli uomini della preistoria sfruttavano l’ansia per acuire tutti i propri i sensi di fronte ai rischi di una battuta di caccia, oggi l’ansia è diventata una sorta di condizione costante e continua con la quale ci si confronta tutti i giorni. Ansia da prestazione sul lavoro, nei rapporti interpersonali, persino a scuola ed è un problema molto serio per i giovanissimi. Ansia che si crea anche limitatamente ad alcuni aspetti del tutto quotidiano.

L’iperopia per esempio è l’ansia da risparmio, ciò che porta a evitare in modo compulsivo qualsiasi spesa per la paura di diventare poveri. La SAD, che negli ultimi anni è aumentata in modo impressionante e coinvolge genitori, figli, amici è la Separation Anxiety Disorder, l’ansia da separazione. L’ansia purtroppo influisce il modo in cui mangiamo, viviamo, frequentiamo persone: il volerla controllare autonomamente, senza l’aiuto di medicinali o di un appoggio, spesso è molto controproducente. C’è poi l’amaxofobia ovvero l’ansia alla guida.

L’amaxofobia: l’ansia alla guida

Quante volte diciamo che guidare la macchina è un divertimento, una gioia? Sicuramente lo è: ma in definitiva la macchina ci inserisce in dinamiche di stress molto più ampie che sono determinate da traffico, code, possibili ritardi e così via. Chi fa dell’auto un uso professionale, vale in modo particolare per i tassisti, facilmente nel corso degli anni potrebbe sviluppare una forma di ansia che diventa una vera e propria persecuzione e si chiama amaxofobia.

L’amaxofobia, definita anche motorfobia, riguarda proprio tutte le tipologie di paure che interessano chi si ritrova alla guida di un mezzo. Non è una condizione costante: a volte compare all’improvviso, a volte – in modo molto subdolo – compare e scompare – a seconda di uno stato d’animo più generale o di variabili appena percettibili.

I sintomi dell’amaxofobia sono se non altro facili da riconoscere, e dunque da combattere: agitazione prima di mettersi alla guida, un aumento della pressione o dell’insicurezza quando ci si mette in marcia e soprattutto aumento del battito cardiaco, aumento della sudorazione alle mani, respirazione affannosa e nausea. A volte l’ansia alla guida compare dopo un incidente stradale: magari senza averlo subito, ma solo perché ne siamo stati testimoni.

Secondo il Centro Studi e Documentazione Direct Line il 68% degli automobilisti ammette di avere a tratti ansia alla guida, la percentuale aumenta tra le donne. Una delle più gravi controindicazioni dell’amaxofobia è che la stragrande maggioranza delle persone che si rendono conto di soffrirne decidono di curarsi con l’autoterapia, sottovalutando notevolmente la gravità e le possibili conseguenze. Il primo passo per guarire ed evitare i rischi è quello di ammettere il problema e chiedere aiuto.

Tutti i metodi per curare l’ansia alla guida

L’amaxofobia molto spesso porta a scelte drastiche: anche quella di non salire più in macchina. La paura è talmente tanta che l’idea stessa di guidare o di chiudersi all’interno di un abitacolo diventa quasi inaccettabili. L’amaxofobia attacca tre aspetti fondamentali del carattere: la serenità, la sicurezza e l’autostima. Tre aspetti che finiscono per danneggiare in modo serio anche il controllo delle emozioni che, come sappiamo, devono essere ben salde nel momento in cui ci si mette alla guida di un mezzo.

L’amaxofobia tende a verificarsi in risposta a esperienze pericolose vissute o percepite. Ad esempio essere stati coinvolti o aver assistito ad un incidente o anche solo sentirne parlare, può aumentare drasticamente l’ansia alla guida.

L’ansia alla guida è davvero subdola sotto questo aspetto perché cresce e si autoalimenta: conviverci è il modo peggiore di affrontarla. L’ansia alla guida si sconfigge con dosi di autostima che purtroppo non arrivano autonomamente ma devono essere sollecitate da specialisti e terapisti davvero formati. Poi servono i farmaci, in dosi estremamente contenute e soprattutto quanto meno possibile indotti a torpore o sonnolenza. Piccoli passi. Evitare di mettersi alla guida in condizioni di grande traffico, di forte pioggia, vento violento, neve o ghiaccio sulla strada. Meglio non guidare auto prestate.

Un buon consiglio per vincere l’ansia alla guida è prendersi cura con gioia della propria vettura: con coprisedili, un buon profumo, una macchina pulita che ci faccia stare bene e ci metta a nostro agio. Inutile sottolineare il fatto che bere o fumare non cancella l’ansia, anzi: prima di mettersi alla guida mangiare poco e leggero anche se si tratta di un tragitto di pochi chilometri. Esistono poi tutta una serie di esercizi che possono essere utili: riprendere confidenza con la propria auto percorrendo un circuito di pochi chilometri magari anche più volte, se fosse un grande parcheggio o un piazzale deserto va benissimo. Quando ci si comincia ad annoiare è un buon segno. La musica aiuta, se la si ama ovviamente. Bisogna cercare di respirare in modo profondo e regolare, senza accelerare il battito cardiaco e senza farsi prendere la mano dall’accelerazione del respiro. La buona notizia e che dall’amaxofobia si può guarire in tempi e in modi anche abbastanza rapidi ma non bisogna assolutamente sottovalutare i primi sintomi e farsi dare una mano in caso di necessità.

Ultima modifica: 13 Giugno 2019