Come sempre, vale la regola del “prevenire è meglio che curare”, anche quando ci si trova in presenza di un alternatore. Tutte le parti che compongono l’auto e, quindi, anche l’ alternatore auto, prima o poi, possono guastarsi. La prima regola è provare a fare in modo di accorgersi prima, o tempestivamente, di un eventuale guasto dell’alternatore.

Alternatore auto: sintomi di malfunzionamento

Le spie sono sempre un segnale inequivocabile di qualche malfunzionamento: anche nel caso di un alternatore che funziona male, quindi, se sul cruscotto si accende una spia – in questo caso si tratta di quella della batteria – significa che qualcosa non va.

Può essere la batteria vera e propria oppure, come spesso accade, può essere l’alternatore. Quest’ultimo, infatti, potrebbe caricare poco – cioè potrebbe non fornire abbastanza energia elettrica all’auto, oppure potrebbe caricare troppo. Perciò, voltaggio ed intensità di trasformazione dell’energia sono molto elevati.

In questi casi, anche se non si è in grado di rilevare il problema da soli, meglio portare subito l’auto da un meccanico. Le spie che si accendono non dovrebbero mai essere sottovalutate. Infatti, si rischia di ingigantire un problema tutto sommato facilmente risolvibile se rilevato per tempo.

L’alternatore funziona male se…

Dunque, ricapitolando, meglio correre i ripari fin da subito, se si accende la spia della batteria quando si è in marcia.  Soprattutto, quando si spinge sul pedale dell’acceleratore.

Un altro sintomo è il funzionamento fioco di fari e frecce: meglio andare in officina. Ancora, se in generale le luci del cruscotto appaiono spente o comunque molto sfocate, meglio prenotare subito un appuntamento dal proprio esperto di fiducia.

Il rischio è quello di restare a piedi quando meno ce lo si aspetti, nonostante l’auto ci abbia mandato per giorni segnali inequivocabili, circa il malfunzionamento dell’alternatore.

Ultima modifica: 10 Febbraio 2020