In attesa del prossimo Salone del Camper, organizzato da Fiere di Parma in collaborazione con APC (Associazione Produttori Camper) dal 9 al 17 settembre 2023, ecco qualche proposta di itinerari per un turismo verde per un’estate tutta europea, nell’insolito binomio ambiente selvaggio – cultura.
Il Salone del Camper, evento numero uno in Italia per le vacanze open air, si sviluppa su 5 padiglioni espositivi per una superficie di oltre 100.000 metri quadrati e vede la partecipazione di oltre 300 aziende internazionali. Il gotha delle imprese del comparto è presente con i marchi europei più prestigiosi, dato che la nove giorni di Parma rappresenta in Italia ed Europa un punto di riferimento per gli amanti della vacanza outdoor ed un importante momento di business per gli operatori del settore.
Cinque padiglioni, aree esterne, veicoli, componentistica, attrezzature e accessori per il campeggio sono il clou di una manifestazione che è corredata da attività esperienziali attrattive. Oltre ai padiglioni dedicati alla presentazione dei nuovi modelli di veicoli ricreazionali, uno spazio è dedicato allo Shopping (prodotti per soggiornare in piccoli spazi), agli Accessori per il camping, alle proposte turistiche nella sezione Percorsi e Mete, alla Strada dei Sapori “lastricata” di eccellenze dell’enogastronomia regionale italiana. Non mancheranno gli sport da provare, i test di bike, i giochi per bambini e ragazzi, le prove di Agility e altro per i cani.
Alla scoperta dell’Europa camper friendly: gli itinerari
Il Salone del Camper suggerisce brevi itinerari alla scoperta di 5 tra i paesi europei più camper friendly: Slovenia, Repubblica Ceca, Germania, Olanda, Francia, alla scoperta di posti interessanti, ma senza soffermarsi troppo: poco più che una toccata e fuga.
Slovenia. Dal buio di Postumia alla luce di Lubiana
La prima tappa del nostro viaggio è nel buio (luce artificiale) delle grotte di Postumia, monumento naturalistico nell’omonimo parco naturale. Al camperista sono riservati 20 posti nell’Area Sosta Parking 1 Postojnska Jama (attrezzata, a pagamento) a 250 metri dall’ingresso. Data l’enormità delle grotte, è possibile girarne una parte con l’unico trenino sotterraneo a doppio binario esistente al mondo, mettendosi a tu per tu con le “statue” di calcare alte anche 16 metri: la loro misura indica l’età, infatti crescono un decimillimetro all’anno. Tra le principali attrattive del luogo formato da 24 km di gallerie, sale e corsi d’acqua, ci sono: il Brillante, bianchissima stalagmite alta 5 metri e le comunità di proteo, l’animaletto carsico capace di digiunare anche per 12 anni!
Dopo la visita è possibile lasciare lì il camper e (con biglietto cumulativo) raggiungere in navetta il castello medievale di Predjama abbracciato alla roccia. Se poi non siete stanchi di grotte, potete visitare anche quella carsica di 4 piani che sta sotto il maniero.
A 50 km di distanza è possibile immergersi nella luminosa architettura e cultura della capitale slovena, dove non mancano le aree sosta camper. A Lubiana un percorso a piedi nel centro porta da Miklosiceva Cesta (quartiere Art Nouveau) alla città medievale, dagli eleganti edifici tra cui Casa Haman fino al castello sul colle col suo Museo delle marionette. Ci sono due musei d’arte moderna e antica; ma ai bambini piacerà la Casa delle illusioni, museo incentrato sulle illusioni ottiche. Per lasciare il mezzo ci sono un campeggio cittadino, il Ljubliana Resort and Camp (a 5 km dal centro con bus, a Dunajska cesta 270) e 7 aree di sosta.
Cechia. Praga la repubblica dei castelli
In 8 ore di autostrada da Lubiana si è a Praga, capitale della Repubblica Ceca. Tra le centinaia di castelli medievali della nazione, quello praghese è il più grande esistente nel mondo (sede tra l’altro del Parlamento) dove a mezzogiorno non va perso il cambio della guardia in musica. Prima però va trovato un campeggio cittadino scegliendo tra gli 11 esistenti o le 3 le Aree di sosta Camper: Dana Troja (Trojska 357/129, servizi e tram per il centro), Autocamp Hajec (servizi, Trojska 377/149) e Vodaky Raj (servizi, Strakonika).
Per respirare l’atmosfera di Praga bisogna attraversare a piedi il ponte Carlo sulla Moldava, passando tra gli artisti di strada sul manufatto lungo mezzo chilometro e datato 1402. Ed eccovi nel cuore della Boemia, la Malá Strana (quartiere piccolo), raggiunto dopo aver passato le due torri gotiche. Nella cittadella tutto è caratteristico: dalla grande piazza alla pittoresca via Nerudova, al ghetto che conserva un antico cimitero e un toccante museo ebraico contenente tra l’altro i disegni dei bimbi internati nei lager. In centro anche il museo Franz Kafka e un isolotto (detto La Venezia praghese) su cui anticamente sorgevano i mulini. Fuori dalla capitale basta immergersi nella natura e si riapre la caccia ai castelli: da quello sul lago di Orlik a quello Unesco di Lednice- Valtice.
Germania. La Lipsia di cristallo congela il suo passato
Tre ore e si è a Lipsia, la città più popolata della Sassonia. Qui 23 musei invitano il viaggiatore ad ammirare le qualità della natura, ma soprattutto dell’ingegno e dell’arte. Lipsia è luogo di cultura e arte: conta sei orchestre e il Thomanerchor, il coro di voci bianche tra i più famosi al mondo e certo il più antico (datato 1212) che Johan Sebastian Bach diresse negli ultimi 27 anni della sua vita.
Gemellata con Bologna e Napoli, Lipsia che Goethe definì la piccola Parigi, vide nascere Wagner e ospitò Bach. Tra le curiosità architettoniche del centro spicca l’Università (la seconda più antica di Germania) che pare fatta di ghiaccio. Anche il Museo delle Belle Arti racchiude tutto in un guscio di cristallo; e vetrate contraddistinguono il soffitto del Mädlerpassage, la galleria di 140 metri che unisce raffinati negozi e pubblici esercizi. In Marktplaz affaccia l’antico Municipio cinquecentesco con i balconi per gli annunci alla popolazione e per i musicisti.
Se si ha voglia di immergersi in un luogo decisamente turistico (anche se cinquecentesco), si può mangiare all’Auerbachs Keller, uno dei ristoranti più conosciuti di Germania, soprattutto grazie a Goethe il quale vi immaginò un incontro tra Faust e il diavolo che vi uscirono brilli cavalcando una botte.
E ancora vetrate per le serre del Giardino Botanico, istituzione risalente al 1542 in cui si coltivano oltre 7.000 piante provenienti da tutto il mondo.
Per i camperisti Lipsia città contempla: Area Sosta Leipzig (centrale, ma senza servizi, in Querstrasse 14), Area Camper Melinenburg (con servizi, in Stohrenstrasse 3).
Olanda. Rotterdam, grattacieli e case capovolte
Nove ore di marcia, non proprio una passeggiata, ma con le dovute tappe si può fare, e da Lipsia si raggiunge Rotterdam, l’antica capitale marittima olandese e tuttora il porto europeo numero uno e 11° a livello mondiale. Tutto, a partire dal nome (diga sul fiume Rotte), si rivolge come sempre nei Paesi Bassi, al rapporto con l’acqua e in questo caso anche al modernismo. Subito un campeggio, calcolando di arrivare col chiaro: lo Stadcamping (Kaanalweg 84) oppure una delle 2 Aree di Sosta: Parking (no servizi, sul molo dell’isola di fronte alla città, Maaskade 34), Parcheggio Porto Rotterdam (no servizi, Kon. Sophieweg 30 3151 HH).
L’essenziale da visitare in città sono le Case Cubiche, Erasmusburg, il quartiere Kop vaz Zuid. Le Case Cubiche ideate negli anni ’70 da Piet Blom, appaiono costruite sottosopra e una di esse è un museo che spiega tutto sul progetto architettonico. Meritano anche le “torri gemelle” locali, i due grattacieli Gebouw Delftse Poort (altezza massima 164 metri) che nella vicina piazza Schouwburgplein permettono di vedere anche i curiosi lampioni rossi a forma di gru portuale. In zona anche il mercato alimentare più grande del Paese, il Markthal Rotterdam dalla forma ad arco, alto 45 metri.
E poi Erasmusburg, ovvero il ponte che collega il centro al Kop vaz Zuid i cui grattacieli non hanno nulla da inviare a quelli americani. E salendo sulla Torre Euromast (con una decina di 10 euro) si ha una panoramica cittadina davvero notevole. Volendo in un’ora (o 40 minuti di treno) si è ad Amsterdam.
Francia. Rouen e il fuoco: dalle casette in legno al rogo di Giovanna d’Arco
Cinque ore di camper e si è nel nord della Francia in Normandia a Rouen, la città dei cento campanili, dove ci sono due Aree Sosta Camper: sul lungo Senna poco distante dalla cattedrale – l’Aire de Stationnement de Rouen (no servizi, Quai Cours la Reine) e Camperplaats (no servizi, Rue Sainte Amelie). La città offre tante bellezze capaci di testimoniare un’antica storia: Notre Dame, cattedrale iniziata nel 1030 e mai distrutta, con la guglia più alta di Francia e con la tomba di Riccardo Cuor di Leone, re d’Inghilterra e Normandia.
Poco distante, in piazza del Mercato Vecchio, nel 1431 fu bruciata viva Giovanna d’Arco. Il gotico prosegue nelle chiese, ma anche nel Palais de Justice e nel Gros Horologe, monumento funzionante sulla torre civica (visitabile) con le sue raffigurazioni simboliche. Al Museo delle Belle Arti è conservata anche una Flagellazione di Caravaggio, oltre ai Monet, ai Duchamp ecc.
E poi il centro storico riserva anche le antiche coloratissime casette a graticcio, realizzate in legno: tra il Medioevo e il 1520 a Rouen se ne potevano costruire fino a 5 piani, poi vi fu il divieto per evitare incendi e propagazione della peste. La più famosa è la Maison qui penche (casa pendente). Rouen diede i natali al romanziere Gustav Flaubert e al drammaturgo Pierre Corneille che hanno due musei a loro dedicati. Per vedere la città a volo d’uccello lambita dalla Senna, un consiglio è di salire sulla collina Sainte Catherine.
Va da sé che, a due ore da Parigi, volendo prima di rientrare in Italia le tappe da fare dalla capitale in giù sono davvero tante e sempre immerse in distensivi panorami naturalistici…
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Ultima modifica: 15 Maggio 2023