Il Museo dell’Automobile di Torino è considerato una delle strutture espositive specializzate più importanti e ricche al mondo. Duecento gli esemplari conservati, anche se non tutti in mostra contemporaneamente per ragioni di spazio. Ma al Mauto di Torino ci sono tanti motivi per trascorrere qualche ora divertente e interessante. Scoprite insieme a noi 3 curiosità sul Museo dell’Automobile di Torino.

La sede in riva al Po: costruita ad hoc abbassando anche una collina

Il Museo dell’Automobile di Torino è allestito in un edificio che sorge sulla sponda sinistra del Po, a breve distanza dal celebre Lingotto che è nella storia dell’automotive internazionale come sede della Fiat. Prima curiosità: la struttura è tra i pochi edifici al mondo costruiti appositamente per ospitarvi la collezione di un museo, e rappresenta anche un esempio particolare di moderna architettura.

Realizzato dall’architetto Amedeo Albertini, è caratterizzato dalla sua posizione panoramica rivolta al fiume Po e dalla collina nella cui pancia il Museo è stato realizzato. Risalente nel suo progetto originale al 1960, il Museo dell’Automobile si presenta con una imponente facciata rivestita in pietra, di forma convessa sviluppata in lunghezza, che dà l’illusione di essere sospesa su una vetratura sottostante.

Invece la facciata è retta da una grossa trave in ferro dal peso di 60 tonnellate. Nel 2011 poi la sede del Museo venne riaperta dopo una corposa ristrutturazione che ha riguardato gran parte dell’edificio originale, pesantemente rivisitato al suo interno. All’edificio originale è stato aggiunto un nuovo corpo di fabbrica, e si è deciso persino di abbassare il livello della collina.

Il garage sotto il Museo dell’Automobile: la mostra “fantasma”

Le automobili del Museo torinese sono disposte in più di 30 sale allestite con scenografie e installazioni dove le vetture vengono contestualizzate. Sebbene la collezione permanente comprenda più di 200 vetture, una parte (circa 40 esemplari) non è in mostra.

Le auto “fantasma” sono conservate nel cosiddetto Garage ricavato nel piano interrato del nuovo edificio insieme alla Scuola di restauro. È visitabile su esplicita richiesta. Oltre alle vetture della collezione permanente il museo ha un’esposizione temporanea con concept car, modellini o progetti relativi alla mobilità. I modelli in esposizione appartengono a 80 case produttrici.

Il modello più antico ha 170 anni

Nell’amplissimo campionario in esposizione spiccano senza dubbio i patriarchi delle quattro ruote a motore. Su tutti la “Carrozza di Bordino“, automezzo progettato nel 1854 dal torinese Virginio Bordino, militare e progettista in forza al Genio dell’Esercito sabaudo. Si tratta in pratica di un landò a vapore che costituisce uno dei primi esemplari in assoluto di veicoli stradali motorizzati costruiti in Italia.

Ultima modifica: 27 Febbraio 2022