Il car sharing autonomo del futuro nasce a Brescia con una sperimentazione su strada. Una vettura raggiunge in autonomia l’utente, si guida fino a destinazione e si parcheggia da sola.
Il progetto è frutto della cooperazione tra A2A, Politecnico di Milano e MOST (Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile).
La sperimentazione mira a una mobilità urbana più efficiente. L’obiettivo è superare gli attuali limiti dell’auto condivisa: il car sharing autonomo è una strada.
L’iniziativa affronta le problematiche della decarbonizzazione delle città e la riduzione del traffico. Studi recenti mostrano che le auto restano inattive il 95% del tempo. Le auto percorrono in media 10.000 chilometri ogni anno in Europa. Un modello di mobilità urbana più efficace diventa quindi necessario.
A Brescia, una Fiat 500 elettrica ha percorso il primo chilometro in modalità autonoma. L’innovazione mira a ridefinire il concetto di auto condivisa. L’utente non deve raggiungere il veicolo. Gli operatori non necessitano un gran numero di auto. I test su strade aperte al traffico analizzano l’interazione fra veicolo e città.
A2A, Politecnico e MOST intendono sviluppare un sistema di car sharing autonomo unico in Europa
Il progetto unisce auto elettrica e guida autonoma. La sperimentazione diminuisce il numero di auto circolanti. Trasforma inoltre il servizio in un’esperienza più semplice. La presentazione del progetto si è svolta presso l’auditorium del Termoutilizzatore A2A.
L’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini ha detto che “il progetto rappresenta un passo importante nella definizione della mobilità urbana del futuro”. Le potenzialità della guida autonoma e del car sharing favoriscono un trasporto sicuro. “La nostra adesione al partenariato MOST è stata fondamentale per la nascita di questa iniziativa” ha aggiunto Mazzoncini.
La sindaca Laura Castelletti ha dichiarato che “Brescia si conferma terreno fertile per progetti pilota di rilevanza”.
“Oggi proseguiamo con una innovazione che pone Brescia come modello europeo per il futuro della mobilità urbana“.
Il progetto del car sharing autonomo punta a dare un servizio ai cittadini ampliando le opzioni per la mobilità sostenibile. “Brescia è una città che non smette di innovare e di investire in sostenibilità” ha affermato la sindaca.
Il professor Sergio Matteo Savaresi del Politecnico di Milano ha affermato che “questa sperimentazione rappresenta un fondamentale passo in avanti verso nuovi modelli di mobilità sostenibile”.
Il presidente del MOST Ferruccio Resta ha spiegato che “MOST rappresenta un modello di valore grazie a un approccio collaborativo”. “Questa capacità permette di accelerare il cambiamento, sviluppando soluzioni concrete” ha continuato Resta.
L’iniziativa è nata all’interno del partenariato MOST con la collaborazione tra il team di Ricerca e Sviluppo di A2A e il gruppo AIDA del Politecnico. Il Dipartimento di Energia sta sviluppando una soluzione per ricarica wireless. Il prototipo, con potenza di 7 kW, aumenta l’efficienza del servizio. Elimina la necessità di intervento umano anche nella ricarica.
Il sistema di guida autonoma, sviluppato dal Politecnico di Milano, include sensori, attuatori, servizi di networking e unità di calcolo. Gli algoritmi di intelligenza artificiale imitano il comportamento di un conducente. I veicoli operano a bassa velocità, fino a 30 km/h. Possono consegnarsi agli utenti, parcheggiarsi o dirigersi ad una stazione di ricarica.
La sperimentazione, su strada pubblica, è stata autorizzata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. È autorizzata anche dal Comune di Brescia, in base al decreto “Smart Road”. La fine dei test è prevista per la fine di novembre 2025. Ogni test sarà controllato da un supervisore e da una control room. Una safety car segnalerà agli utenti la sperimentazione in corso.
Il progetto del car sharing autonomo è parte del programma Urban Opera di AIDA, un’iniziativa del Politecnico di Milano. Il programma mira a sviluppare soluzioni per la mobilità urbana e favorire l’accesso a sistemi di trasporto sostenibili. L’area interessata include il centro storico e alcuni quartieri limitrofi. Sono escluse le tangenziali.
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Ultima modifica: 22 Gennaio 2025