Motore rotativo, Mazda utilizzerà il Wankel come range extender di auto elettriche

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Mazda tornerà a utilizzare il motore rotativo, ideato da Felix Wankel, come range extender di auto elettriche.

La prima auto elettrica di Mazda arriverà nel 2020. Farà parte del noto piano, saggiamente elaborato, a lungo termine “Sustainable Zoom-Zoom 2030“.

I nizialmente saranno due veicoli elettrificati. Uno alimentato esclusivamente a batteria. L’altro dotato anche di un motore rotativo piccolo, leggero e silenzioso. Utilizzato come range extender per ampliarne l’autonomia. Eliminando le cronica ansia da ricarica.

Le ridotte dimensioni e l’elevata potenza del motore rotativo lo rendono ideale per molteplici applicazioni legate alla ricarica delle batterie. Inoltre, il motore rotativo è compatibile con l’uso di combustibili gassosi e questo fa del range extender Mazda un’ottima soluzione per fornire elettricità in condizioni di emergenza. Funziona così: la combustione mette in movimento circolare un rotore anziché spingere su e giù i pistoni.

I successi del Wankel con Mazda

Si tratta di un motore speciale, che Mazda ha iniziato a usare nel 1961. E ha utilizzato su milioni di vetture, Cosmo 110S alle leggendarie RX-7 e RX-8. Vincendo anche, nel 1991 una 24 ore di Le Mans con la mitica Sport Prototipo 787b.

Mazda 787b vincitrice di Le Mans nel 1991 col motore rotativo Wankel
Mazda 787b vincitrice di Le Mans nel 1991 col motore rotativo Wankel

Ultima modifica: 3 Ottobre 2018