Moto GP: come funzionano le qualifiche

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Importanti sono le novità nelle qualifiche, così come nel regolamento del Campionato Moto GP 2018. L’airbag è divenuto obbligatorio, 3 motori per le wild-card e molto altro c’è da sapere. La Grand Prix Commission composta dal Presidente Dorna Carmelo Ezpeleta, il rappresentate FIM Paul Duparc, il rappresentante IRTA Herve Poncharal e il rappresentante MSMA Takanao Tsubouchi ha ufficializzato le decisioni per la stagione 2018.

Come qualificarsi al Campionato moto GP 2018

Innanzitutto poniamo l’accento su una importante novità che riguarda la sicurezza. I dispositivi Airbag, che già erano in dotazione diventeranno obbligatori. Ogni tuta dovrà avere a disposizione un sistema a multi-airbag. Il pilota sarà protetto da ogni infortunio avvenga in caso di cadute.

Naturalmente i dispositivi airbag dovranno possedere tutti i requisiti specifici che sono già stati approvati. Ogni costruttore potrà avere in gara 3 wild-card che potranno correre durante la stagione. Per alcuni costruttori, il limite è invece innalzato a 6 wild-card. Le iscrizioni non riguarderanno eventi consecutivi.

Ogni prototipo delle wild card in MotoGP, potrà utilizzare solo tre motori. Tutti i prototipi dovranno avere ogni specifica tecnologia dei motori, dell’hardware, dell’ECU e dell’elettronica uguali a quelle degli altri in gara.

Formalizzata anche la prima fase di approdo

La prima fase di approdo di ogni motore Triumph in Moto2 è stata ufficializzata. Chi produce telai che appartengono alla classe intermedia che fornirà la specifica per il campionato 2018 potrà testare il motore a tre cilindri. Quest’ultimo appartiene alla casa britannica e verrà testato in un termine massimo di dieci giorni. Qualsiasi pilota potrà condurre il test.

Per quanto riguarda il regolamento sportivo e le sue norme stabilite dalla commissione, ogni restrizione ai test MotoGP per il 2018 non subirà variazioni di alcun genere. Cinque sono i giorni concessi per effettuare i test privati per mezzo dei piloti ufficiali.

Trascorso il periodo che corrisponde alla stagione invernale di divieto di compiere qualsiasi test, saranno concessi tre giorni di prova.  I tre giorni di prova citati potranno essere effettuati prima dei GP.  Alcuni altri test si potranno effettuare solamente su di un circuito conosciuto, perchè si è già corso.

Non sarà possibile lo svolgimento di alcuna prova entro il termine di 14 giorni dalla data del GP sullo stesso circuito o pista. Le prove saranno vietate anche durante la pausa estiva, ossia dal 16 luglio al 2 agosto, e ogni pilota ufficiale che non potrà, ribadiamo, partecipare ad alcun test.

Ovviamente chi non rispetterà le regole ufficializzate dalla Commissione, verrà escluso dalle qualifiche, se ritenuto colpevole.

Ultima modifica: 3 Luglio 2018