Rolls-Royce rifiuta l’ibrido. Sì all’elettrico, ma non è la priorità

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Rolls-Royce sbarra le porte a uno sviluppo ibrido delle sue vetture. Lo ha confermato Torsten Müller-Ötvös, CEO dello Spirit of Ecstasy, durante l’ultimo Goodwood Festival of Speed. Secondo i vertici Rolls-Royce si potrà pensare a un futuro a batterie, ma solo quando la tecnologia sarà abbastanza avanzata da permettere veicoli total electric.

L’ELETTRICO È IL FUTURO, MA NON ORA
Non si tratta di una posizione nostalgica, ma di una strategia che guarda allo stato dell’arte tecnologico. Müller-Otvös si è detto infatti convinto che i motori elettrici rappresentino il futuro dell’automobilismo, ma ha anche aggiunto che i clienti del brand di lusso non accetterebbero il “compromesso” dell’ibrido.

Queste le sue parole: “L’elettrificazione è la via da seguire e per noi non ci saranno passi intermedi, come per esempio l’ibrido”.

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L’IDENTITÀ DEL MARCHIO
La scelta di non investire nell’ibrido è frutto anche di una riflessione che riguarda il bacino di utenza di Rolls-Royce. Sempre secondo il CEO, lo scopo del marchio inglese non è fare ricerca e innovazione, piuttosto si tratta di soddisfare dei clienti che ricercano il massimo in termini di lusso e affidabilità, senza imperfezioni o compromessi.

UNA MANO DA BMW
Rolls-Royce si può davvero permettere di affrontare così la questione “mobilità sostenibile”? Per certi versi non si può dare torto a Müller-Otvös, o comunque la sua posizione è comprensibile. C’è poi da considerare il fatto che a livello pratico il brand britannico non è proprio fermo sul tema: ricordiamo infatti che accanto a lui c’è BMW, società partner con un ricco assortimento di nuovi progetti e studi che parlano la lingua dell’elettrificazione. Insomma, quando questo futuro dalle condizioni tecnologiche favorevoli si paleserà, Rolls-Royce non sarà totalmente impreparata.

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Ultima modifica: 4 Luglio 2017