PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Federmetano interviene | VIDEO

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PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Vi proponiamo il resoconto dell’intervento di Licia Balboni, Presidente Federmetano, che ha portato avanti le istanze del settore metano per autotrazione durante l’Audizione Informale presso 
la X Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati.

Licia Balboni, Presidente di Federmetano
Licia Balboni, Presidente di Federmetano

Il metano e in particolare il biometano e bioLNG, ossia il gas naturale di origine biologica e rinnovabile, può svolgere un ruolo chiave per l’asse strategico “Transizione Ecologica”, per realizzare la transizione verso un’economia rispettosa dell’ambiente, proseguendo sulla strada indicata dal PNIEC, dagli ambiziosi obiettivi del Green Deal europeo e dell’Agenda 2030.

Fondamentale è, dunque, che questo vettore energetico – date le sue caratteristiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale – nonché di immediata fruibilità (sono in esercizio attualmente oltre 1.400 distributori, stradali e autostradali, di CNG e 88 distributori di LNG) – trovi un congruo spazio nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

È quanto sostenuto da Federmetano in occasione dell’Audizione Informale presso
la X Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati, tenutasi nel pomeriggio del 2 febbraio 2021, durante la quale l’Associazione ha esposto le proprie osservazioni in merito a questo importante provvedimento.

Le parole di  Licia Balboni

“L’infrastruttura c’è, ciò su cui bisogna lavorare è la produzione di biometano, oggi pari a 170 mln di Sm3, se al 2022 vogliamo traguardare 1,1 mld di Sm3. Obiettivo raggiungibile eliminando quelle condizioni ostative che colpiscono soprattutto gli impianti di biometano di derivazione da scarti agricoli. È per questo che il Decreto Biometano va assolutamente prorogato oltre il 2022″.

E’ necessario, inoltre, intervenire sull’utilizzo di questo virtuoso carburante, prevedendo un’incentivazione alla trasformazione o all’acquisto di mezzi alimentati a gas naturale/biometano, incentivazione che tenga conto del completo ciclo di vita (“life cycle assessment”). Considerando il modello “From Well-to-Wheel”, il biometano – sia compresso sia liquefatto – consente una riduzione complessiva delle emissioni di CO2 che può andare dall’80% fino al 180% rispetto ai carburanti tradizionali, quando si utilizza rispettivamente gas rinnovabile generato da FORSU o da reflui zootecnici, poiché in questo processo il metano che sarebbe altrimenti rilasciato in atmosfera è recuperato e utilizzato. Una vera rivoluzione che garantirebbe all’Italia indipendenza energetica a km zero, in un circolo virtuoso che permette allo scarto di trasformarsi in nuova energia”

 

Ultima modifica: 8 Febbraio 2021

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