General Motors: l’elettrificazione deve essere per tutti, non solo per i ricchi

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Uno degli ostacoli più grandi per la diffusione dei veicoli elettrici è ancora il loro prezzo, non accessibile a tutti. Mary Barra, CEO di General Motors, intervenendo all’Aspen Ideas Festival negli Stati Uniti, ha voluto fare il punto della strategia della sua azienda dedicata proprio a questo tipo di problema. Secondo la numero uno GM, infatti, è importante che ci sia “un’azione equa per il clima”, sostenendo la necessità di rendere disponibile a tutte le persone e le comunità le risorse e i mezzi, quindi anche veicoli e sistemi di trasporto elettrificati, per poter affrontare e arginare i cambiamenti climatici.

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General Motors, secondo il suo capo, deve arrivare ad offrire veicoli elettrici di tutte le dimensioni, forme e soprattutto dalle più disparate fasce di prezzo, andando anche a supportare le esigenze di chi è costretto ad acquistare veicoli usati o di chi preferisce usufruire dei servizi di ride sharing.

Il termine usato da Mary Barra per definire tale idea è “equità climatica”. Ma la CEO non ha solo lanciato una proposta: nel suo discorso ha anche annunciato la creazione di un fondo speciale chiamato Climate Equity Fund, costituito da 25 milioni di dollari destinati ad aiutare i progetti delle comunità o delle associazioni no-profit che hanno bisogno di risorse per affrontare la transizione verso un’esistenza a zero impatto ambientale.

Per Barra, come per tanti altri suoi colleghi dell’automotive, il futuro dei trasporti deve essere elettrico: veicoli nuovi, usati, mezzi per il ride sharing, tutto deve essere a zero impatto ambientale nel futuro. E tutte le persone dovranno avere accesso alle nuove tecnologie. Significa concentrarsi anche sulle reti di ricarica, che siano il più capillari possibile e che arrivino anche in contesti isolati.

Un altro punto toccato da Mary Barra riguarda i processi di produzione dei veicoli elettrici. Le auto a zero emissioni del futuro dovranno avere il minor numero possibile di parti, così da ridurre le ore di lavoro necessarie per l’assemblaggio. Ciò significa riuscire a tenere più lavoro all’interno dell’azienda e anche un abbattimento notevole dei costi, che si traduce in un prezzo finale competitivo e accessibile alla maggior parte delle persone.

La transizione elettrica non deve infine dimenticare i lavoratori. General Motors si impegna infatti in un progetto di formazione dei propri dipendenti, per non doverli lasciare indietro nel processo di riconversione industriale.

“Il cambiamento climatico non ha un impatto uguale su tutte le comunità”, dice Mary Barra, per questo “General Motors vuole essere un leader nel portare soluzioni ai suoi dipendenti, ai rivenditori, ai fornitori e alle comunità in cui vivono. Nessuno deve essere escluso nel percorso verso un futuro più pulito”.

Ultima modifica: 1 Luglio 2021