Capillarità delle infrastrutture di ricarica, velocità di ricarica e autonomia delle batterie: sono questi i nodi da sbrogliare per dare una accelerata al successo delle auto elettriche. Quasi tutte le aziende automobilistiche, innumerevoli società tecnologiche e anche centri di ricerca statali e non, stanno già lavorando da tempo su tali questioni. Un esempio recente è BMW, che proprio in questi giorni ha promesso che entro il 2025 riuscirà a proporre un nuovo tipo di batterie allo stato solido, in grado di aumentare la densità energetica del 50% rispetto alle attuali batterie agli ioni di litio.
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Cosa sono e perché sono meglio le batterie allo stato solido
Come abbiamo già spiegato in passato, le batterie allo stato solido sono in buona sostanza degli accumulatori di energia che utilizzano elettrodi e un elettrolita allo stato solido, appunto, anziché gel liquidi o polimerici. Spiegata ancora più semplicemente: si usano materiali come ceramica, vetro e solfuri per ottenere gli stessi meccanismi chimici che si riscontrano nelle batterie tradizionali, con il vantaggio di avere una più veloce ricarica e una maggiore densità di energia (più autonomia).
Al momento, però, questo genere di dispositivi ha il grande svantaggio di avere dei costi di produzione ancora molto alti, che consentono limitate applicazioni pratiche. Un’auto elettrica dotata di centinaia di celle allo stato solido dovrebbe costare al cliente centinaia di migliaia di euro.
La soluzione di BMW
BMW non ha fornito dettagli sulle tecnologie impiegate, ma è notevole l’azzardo di promettere batterie di questo genere sul mercato in meno di 4 anni: probabilmente, dunque, non sono poi così lontani dal trovare la quadra. “L’auto elettrica più verde del mondo sarà una BMW: sostenibile dall’idea iniziale al riciclaggio dopo la sua fase di utilizzo”, dice Frank Weber, membro del consiglio di amministrazione BMW, il quale ha anche aggiunto: “Stiamo sviluppando la cella della batteria del futuro: sarà potente, sicura, conveniente e riciclabile”.
L’obiettivo di BMW e dei suoi ricercatori è di riuscire a portare i costi di produzione delle batterie in linea con quelli relativi ai motori a combustione interna, ancora notevolmente più economici.
Oliver Zipse, presidente del consiglio di amministrazione BMW, ha così commentato l’annuncio: “Con la Neue Klasse [nome dato da BMW alla sua nuova generazione di veicoli elettrificati, NdT], faremo un grande salto nella tecnologia della trazione elettrica. Vogliamo aumentare in modo significativo la densità di energia delle celle e allo stesso tempo ridurre i costi di utilizzo del materiale e della produzione. Ridurremo inoltre in modo significativo l’uso di materiale primario, per garantire una batteria veramente ‘green'”.
Questa ultima frase si riferisce allo sforzo di BMW destinato a cercare soluzioni che siano anche a basso impatto ambientale. Qualche dato per capire: la percentuale di cobalto utilizzata per costruire le batterie BMW è scesa dal 33% della prima elettrica i3 al 10% del nuovo SUV iX3. Il nichel è invece aumentato dell’80% e di questo il 50% è riciclato.
Ultima modifica: 19 Aprile 2021