Nel 2028 BMW porterà su strada la sua prima auto a idrogeno di serie, equipaggiata con celle a combustibile di terza generazione. L’iniziativa esprime la volontà della Casa di sviluppare soluzioni energetiche alternative e ridurre l’impatto ambientale della mobilità .
La produzione delle celle sarà affidata allo stabilimento di Steyr, mentre a Landshut verranno assemblati componenti chiave come l’Energy Master. Una rete industriale coordinata garantirà un powertrain progettato per unire robustezza e innovazione tecnologica.

Nuova generazione a idrogeno, un percorso di ricerca avviato nel 2014
L’interesse per l’idrogeno prese avvio nel 2014 con i test su un prototipo 535iA. Da quell’esperienza nacque un percorso che portò alla seconda generazione, impiegata nel 2022 sulla flotta sperimentale iX5 Hydrogen. I dati raccolti permisero di definire nuovi standard progettuali.
Il Costruttore sottolinea come la collaborazione con Toyota, sviluppata a Monaco, abbia rappresentato un pilastro per la crescita del programma. Da quell’unione sono emerse soluzioni più avanzate, capaci di accelerare l’evoluzione delle celle a combustibile.

Celle più compatte e adattabili a più segmenti
La terza generazione introduce una riduzione del 25% delle dimensioni, migliorando l’integrazione in diverse piattaforme. La tecnologia potrà così equipaggiare sia auto passeggeri sia mezzi commerciali leggeri, garantendo maggiore versatilità d’impiego.
I dettagli tecnici non sono stati ancora comunicati, ma la Casa annuncia autonomie e potenze superiori rispetto alle generazioni passate. L’obiettivo resta la creazione di un sistema in grado di combinare durata, efficienza e flessibilità per più tipologie di mercato.

L’arrivo del modello di serie previsto nel 2028 segnerà un passaggio strategico per BMW. La Casa intende consolidare la propria posizione esplorando percorsi alternativi e affermando il ruolo dell’idrogeno come opzione concreta nel futuro della mobilità .
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Ultima modifica: 3 Settembre 2025

