Biometano a Bologna con Legambiente

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Biometano a Bologna, ecco il report di Federmetano, che vi proponiamo.

Il 7 ottobre scorso si è tenuta a Bologna la terza conferenza nazionale sul biometano, organizzata da Legambiente. Tra i relatori della tavola rotonda finale Licia Balboni, Presidente di Federmetano.

Più biometano e più informazione sul biometano, è quanto emerso dalla terza edizione della conferenza nazionale sul biometano, che lo scorso 7 ottobre ha riunito presso il Centro Congressi del CNR di Bologna i maggiori attori del settore, tra cui Federmetano.

Durante la giornata è stato fatto il punto sulla diffusione e sullo sviluppo di questa risorsa in Italia, al fine di rilevarne la strategicità e le potenzialità in una prospettiva di decarbonizzazione del settore energetico e dei trasporti.

Giorgio Zampetti - Legambiente
Giorgio Zampetti – Legambiente

Le parole del direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti

L’Italia, con 1.600 impianti a biogas, è il secondo produttore di biogas in Europa e il quarto al mondo. Ha quindi un potenziale produttivo di biometano alto, stimato al 2030 in 10 miliardi di metri cubi. Di cui almeno otto da matrici agricole e pari a circa il 10% dell’attuale fabbisogno annuo di gas naturale. E ai due terzi della potenzialità di stoccaggio della rete nazionale. E l’approvazione del decreto del 2 marzo 2018, che ha introdotto nuovi incentivi per la produzione di biometano finalizzato al settore trasporti, è un ottimo strumento”.

Zampetti ha aggiunto. “Anche se la finestra degli incentivi si chiude al 2022 e occorre quindi uno sforzo di tutti per riuscire a mettere in campo procedure e iter per la realizzazione degli impianti che tengano conto di questo vincolo temporale. Positivo e importante in questo contesto il segnale che arriva dalle aziende nell’investire in innovazione. E produrre progetti sempre più interessanti”.

Biomether, Volkswagen e il biometano

Biometano a Bologna: cosa serve per la diffusione

Molti gli interventi che hanno animato il lungo confronto dal quale è emerso che, per sfruttare appieno l’alto potenziale del biometano, sono necessari sia una migliore pianificazione degli impianti diproduzione, sia un lavoro di corretta informazione. Sono, infatti, diverse le situazioni in cui enti, cittadini e organizzazioni del territorio manifestano paure e denunciano criticità rispetto ai progetti presentati.

Ultima modifica: 21 Ottobre 2019

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