Secondo “Global Automotive Consumer Study 2023”, una ricerca condotta da Deloitte su un campione di oltre 26.000 consumatori di 24 Paesi, gli automobilisti italiani sarebbero inclini all’acquisto di un’auto elettrica, ma a causa di questioni economiche e delle infrastrutture di ricarica poco sviluppate, preferiscono i veicoli ibridi.
L’analisi: gli italiani preferiscono l’ibrido
In base alla ricerca condotta, il 32% dei soggetti intervistati italiani opterà per un’auto ibrida non ricaricabile (HEV) come prossimo acquisto, mentre la percentuale di coloro che preferiranno i veicoli ibridi plug-in aumenterà dal 20 al 24%. Le previsioni per l’acquisto di automobili completamente elettriche, invece, sono deludenti e si attestano all’11%.
«I consumatori italiani stanno acquisendo sempre più interesse verso i motori elettrici, ma questi ultimi sono ancora concepiti come accessori e complementari a quelli alimentati dai carburanti tradizionali. La diffidenza verso i modelli che dipendono da sistemi di ricarica esclusivamente elettrica lascia intendere, piuttosto, una chiara preferenza per un processo più graduale di sostituzione delle motorizzazioni classiche» ha dichiarato Franco Orsogna, Automotive Leader di Deloitte Central Mediterranean.
A frenare l’acquisto è il prezzo
Dai risultati delle analisi emerge una notevole inclinazione degli italiani verso i veicoli elettrici, con una crescente preferenza per la mobilità a emissioni zero rispetto all’anno precedente. Tuttavia, l’acquisto di tali vetture è frenato da un fattore determinante: il prezzo. Tra i potenziali acquirenti di un’auto elettrica, il 22% sarebbe disposto a investire non più di 15.000 euro, mentre un ulteriore 44% non supererebbe la soglia dei 30.000 euro. Pertanto, la ricerca condotta da Deloitte conferma e rafforza le evidenze simili di altre recenti ricerche pubblicate da Aretè, Ipsos e Europ Assistance.
Orsogna aggiunge: «La barriera dell’investimento iniziale può essere in parte superata nel breve termine con il rinnovo annuale di ecoincentivi e altre forme di agevolazione economica da parte delle istituzioni pubbliche. Tuttavia, in un orizzonte di più lungo periodo, la diffusione dei veicoli elettrici su ampie quote di mercato richiederà da parte dell’intera filiera industriale investimenti mirati a contenere quanto più possibile il prezzo finale dei veicoli, sfruttando sinergie ed efficienze per guadagnare al contempo margini di profitto».
Il costo non è l’unico motivo
Tuttavia, il costo non è l’unico motivo che impedisce agli italiani di comprare automobili a zero emissioni: al primo posto c’è la questione dell’autonomia (51%), seguita dai tempi di ricarica (49%), dalla mancanza di infrastrutture pubbliche (43%), dall’incertezza riguardo alla ricarica domestica (34%) e, infine, dalle difficoltà nell’organizzazione dei viaggi e degli spostamenti quotidiani (28%). Tuttavia, la recente notizia dell’attivazione degli incentivi per l’acquisto e l’installazione di wallbox e colonnine per la ricarica delle automobili elettriche potrebbe cambiare le intenzioni degli automobilisti riguardo all’acquisto di automobili completamente elettriche.
In previsione futura, circa il 60% dei soggetti intervistati prevede di utilizzare principalmente stazioni di ricarica private, ovvero posizionate presso la propria abitazione (51%) o accessibili sul luogo di lavoro (7%). Una percentuale più bassa ma altrettanto significativa (41%) afferma invece di fare affidamento principalmente sulle stazioni di ricarica pubbliche, per via di un’ampia gamma di motivazioni: le principali riguardano l’impossibilità tecnica di installare una stazione di ricarica presso la propria abitazione (43%), ma sono comunque importanti anche gli aspetti legati al costo (27%) o alla complessità (19%) dell’installazione stessa.
Ultima modifica: 2 Maggio 2023