Marzo nero per il mercato europeo, -9,5%

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{{IMG_SX}}Marzo nero per il mercato europeo  dell’auto (Ue allargata a 27 piu’ paesi Efta, cioe’ Islanda, Norvegia e Svizzera): le immatricolazioni sono calate del 9,5% su base annua, a 1.654.214 unita’, dopo l’ incremento dell’8,7% di febbraio. E’ addirittura doppio il tonfo dell’ Italia, che scende del 18,8% a 212.326 unita’. Una debacle che si riflette sulle vendite di Fiat Group Automobiles (FGA) a marzo (-13,3%) che perde inoltre posizioni nella classifica dei costruttori europei, scendendo al sesto posto dal quarto posto di febbraio (dove era a pari merito con Gm con una quota del 9,2%). A marzo la quota di mercato di FGA scende in Europa occidentale al 7,4% dal 7,6% di marzo 2007. Calcolando l’Unione europea a 27, la quota di mercato del gruppo Fiat si attesta a marzo al 7,3%, in leggero calo rispetto al 7,5% registrato un anno fa.

Fra i grandi paesi europei, netto il ribasso anche di Spagna  (-28,2%) e Germania (-14,4%), lieve quello della Francia (-0,5%). In leggero rialzo invece il Regno Unito (+0,5%). Il marchio Fiat, a marzo in Europa occidentale, ha venduto 95.534 unita’ (-5,9%) e nei primi tre mesi ne ha immatricolate 265.974 (+3,1%), continuando ad affermarsi nel segmento A. ”Le auto piu’ richieste – dicono al Lingotto – sono la Panda (con il 17,9% di quota nel mese e il 19,7% nel trimestre) e la 500 (13,3% a marzo e 14,2% nell’anno)”. La quota del marchio Fiat in marzo in Europa occidentale, inoltre, e’ in aumento al 6,2% rispetto al 5,9% dello stesso mese di un anno fa, ma in diminuzione dal 7,6% su febbraio scorso. A Mirafiori sottolineano che ”l’andamento decisamente negativo della domanda in Italia a marzo ha condizionato sia il consuntivo delle vendite globali in Europa sia, soprattutto, quello di Fiat Group Automobiles che nel nostro mercato ha la sua presenza piu’ importante”. In flessione invece a marzo, sia le vendite del marchio Lancia (-23,6% a 10.548 unita’), sia quelle dell’ Alfa Romeo (-52,5% a 7.699). La quota della Lancia e’ in lieve calo a marzo, allo 0,7% dallo 0,8% di un anno fa; quella dell’Alfa Romeo e’ in ribasso piu’ marcato, 0,5% dallo 0,9%.

 

Per il Centro Studi Promotor dai dati dei singoli mercati emergono gli effetti di una crisi economica che si fa di giorno in giorno piu’ preoccupante per le famiglie e per le imprese. L’Unrae sottolinea invece che il risultato negativo e’ parallelo allo ”forte crescita delle vetture di piccole dimensioni, come le city car, e una elevata richiesta di motorizzazioni con basso impatto ambientale”. Infine per l’Anfia il principale motivo del rallentamento ”e’ da imputarsi al minor numero di giorni lavorativi nella maggior parte dei Paesi, per la presenza delle festivita’ pasquali”.

Ultima modifica: 16 Novembre 2017