“La lezione che ho imparato dal mio lavoro e’ che le tempeste passano”. Marchionne: “Prevediamo 1,7 milioni di auto nuove, record negativo dal 1996”. Sacconi: “Avete avuto quello che volevate, ora decidete”
Roma, 24 agosto 2011 – “Siamo convinti che Fiat continuera’ a fare automobili, oggi con Chrysler facciamo piu’ di 4 milioni di auto nel mondo. Dopo di che dobbiamo vedere se l’Italia ha voglia di fare auto, se ci sono condizioni che Fiat possa investire in Italia”. Lo ha detto il presidente di Fiat John Elkann dal palco del Meeting di Rimini.
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“La grande lezione che ho imparato dal mio lavoro e dalla collaborazione con Sergio Marchionne (a.d. Fiat)- ha poi continuato – e’ che le tempeste passano, in Fiat ne abbiamo attraversate tante. E’ importante attraversarle, questo e’ rassicurante”.
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Elkann ha spronato i giovani “a darsi di fare in quello in cui credono e hanno voglia di fare”. Il presidente di Fiat ha aggiunto che “i cambiamenti li vivo molto bene, fanno parte della vita. E’ importante legarli al progresso, vedere come possono migliorare le cose. Una lezione che ho imparato e’ che e’ meglio fare le cose sbagliando, che non fare niente”.
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MARCHIONNE – Intanto da Rimini parla anche Sergio Marchionne, assicurando che il quartiere generale della Fiat in Olanda “non e’ un’idea della Fiat”. “Non so come nascano queste idee forse in estate con il caldo”, ha detto. Poi fa sapere che Fiat per ora conferma i suoi target: “Per ora li confermiamo, non li rivedremo. Aspettiamo di chiudere il terzo trimestre”, ha detto.
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Marchionne lancia poi un’allarme, che definire rosso e’ poco, sulla situazione del mercato dell’auto: nel 2011 “sara’ al livello piu’ basso dal 1996 e sara’ intorno a un milone e 700mila vetture”. L’ad del Lingotto ha sottolineato che anche per l’Europa “il mercato andra’ giu’ nel 2011 e – ha aggiunto – non la vedo bene anche nel 2012”.
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Infine, Marchionne assicura che “la Fiat non ha alcuna intenzione di aumentare il capitale dell’azienda”
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SACCONI – “Il tempo degli interrogativi deve essere ora sostituito da quello delle decisioni. Fiat ha avuto dall’ Italia tutte le certezze che chiedeva per avviare gli investimenti del suo programma”. Lo scrive in una nota il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi.
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“Le hanno garantite – aggiunge Sacconi dopo le dichiarazioni di oggi del presidente del Lingotto, John Elkann e dell’ad, Sergio Marchionne – la maggioranza riformista del sindacato, le lavoratrici e i lavoratori degli stabilimenti interessati, nonostante i cambiamenti richiesti nei tempi di lavoro e quindi di vita, le istituzioni in termini di politiche del lavoro e dell’innovazione. La stessa norma inserita in manovra, relativa all’applicazione erga omnes degli accordi sottoscritti, voluta dal Governo e dalla Regione Piemonte e gradita alla maggioranza delle parti sociali, e’ il segno evidente di un clima inequivoco di favore per gli investimenti e l’occupazione. Ora le chiacchiere stanno a zero”.
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Ultima modifica: 16 Novembre 2017
