VERONA- Poche varianti all’anteriore dove a nostro parere la recente e vistosa calandra trova una collocazione piu’ convincente che sulla berlina e ottima riuscita del retrotreno, assai armonico. Lateralmente notiamo la cintura alta con nervatura decisa in senso longitudinale e grande partecipazione delle ruote di notevole diametro alla funzione comunicativa di potenza e sicurezza. Sul tetto la piccola antenna a pinna completa l’impressione generale, specie nella classica colorazione argentea, di un elegante cetaceo della famiglia dei delfini.
LA NOVITA’ TECNICA piu’ importante sta sotto il cofano e consiste nell’arretramento del gruppo motore-cambio di ben 12,5 cm sicche’ si riduce lo sbalzo e migliora la distribuzione dei pesi sugli assi.
Abbiamo provato la 6 cilindri, 3 litri turbodiesel “quattro”, che sara’ la piu’ venduta in Italia (37.500 Euro circa, Iva esclusa), con cambio manuale a 6 marce, gommata in Bridgestone “Potenza” e poi via via sullo stesso percorso i 6 cilindri 3,2 benzina a iniezione diretta Fsi (trazione integrale a cambio manuale e trazione anteriore a cambio sequenziale) e infine la S5, 8 cilindri da oltre 350 cavalli-260 kW di potenza massima, diretta concorrente delle sportive BmwM3 e Mercedes Amg CLK nonche’ della Maserati.
A5, CONSUMI CONTENUTI Una prima nota riguarda i consumi registrati al trip computer delle A5, che sono risultati dai 10 (il Diesel) ai 13 litri per 100 km, non male considerando la tortuosita’ e il dislivello di una strada quasi esclusivamente montagnosa. Il consumo istantaneo in piano rettilineo, con attenzione ai suggerimenti del display sulla scelta dei rapporti di trasmissione piu’ convenienti, praticamente ne dimezza il valore. Sullo stesso tratto montagnoso di cui sopra, la S5 con cerchi optionali da 19″ gommata in Dunlop “Sport” ha fatto registrare una media di 18 litri per 100 chilometri. Ma veniamo alle osservazioni di carattere generale. Abbiamo la conferma delle apprezzabili scelte dei materiali a vista e delle finiture. Sarebbe desiderabile l’installazione di un sistema automatico di serie che porgesse la cintura senza obbligare a una ricerca un po’ affaticante con torsione del busto di chi sta davanti. Poi, cercando il pelo nell’uovo, l’indicatore del livello carburante sulla destra del cruscotto e’ realmente uno strumento piccolo. La leva del cambio per la versione “manuale” e’ piuttosto alta.
IL CAMBIO MULTITRONIC Gradevole la guida con la funzione automatica-sequenziale del cambio “multitronic” che praticamente coniuga i vantaggi del cambio automatico tradizione con la possibilita’ dell’intervento fattivo del pilota senza costringerlo all’uso del pedale della frizione (ovviamnete assente) e limitando anche l’uso di quello del freno nei rallentamenti eseguibili con la classica “scalata dei rapporti”. Il confort e’ conseguenza diretta della gommatura che passando dai 17 di base ai 19 pollici (opzionali sulla S5) esalta la tenuta di strada ma impoverisce l’assorbimento, Infatti, conseguentemente, si passa da pneumatici 225/50 a impressionanti 255/35. E’ anche disponibile la gommatura intermedia da 18 pollici sulla A5 Ambition di base. Come spesso accade sulle trazioni integrali potenti, dotate di raffinate sospensioni a bracci multipli anche davanti, la guida e’ fluida e i livelli elevati si raggiungono senza grande impegno del pilota cui consigliamo di prestare attenzione ai limiti fisici di aderenza e alle velocita’ imposte dalla segnaletica stradale.
Carlo Sidoli
Ultima modifica: 16 Novembre 2017