Il toro Aventador sbarca in pista Da Vallelunga con furore

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Nel primo test di guida sul circuito romano di Vallelunga la Lamborghini Aventador rivela tutte le sue rivoluzionarie qualita’ in fatto di motore, design e prestazioni

VALLELUNGA, 27 APRILE 2011 – L’urlo del 12 cilindri della nuova spettacolare Lamborghini Aventador LP7004 e’ il sottofondo della prima prova dinamica corsa, e’ il caso di dire, sull’autodromo romano di Vallelunga. Piu’ che un semplice test e’ un’iniezione di adrenalina provata al volante di una super sportiva che proprio in pista sa esprimere il lato piu’ nobile della sua personalita’. Gia’ i numeri la dicono lunga sul progresso generazionale del nuovo modello di Sant’Agata Bolognese. La prima firma e’ la sigla LP7004 dove LP indica la posizione Longitudinale Posteriore del motore, la cifra 700 si riferisce ai cavalli e il 4 finale alle quattro ruote motrici.
La rivoluzione comincia dagli interni. Entrare al posto di guida della Aventador offre un’emozione che oscilla tra il calarsi nell’abitacolo di una Formula Uno e in un caccia Stealth. Una volta all’interno il comfort rasenta la perfezione. Il sedile avvolge come l’abbraccio di una persona amata. L’ergonomia e’ curata in dettaglio. Dai bilanceri del cambio posti dietro al volante ad ogni tipo di interruttore o cursore tutto e’ a portata di mano con spostamenti irrisorie mai fonte di distrazione dalla strada.
Tecnologia avanti di due generazioni. La Lamborghini Aventador LP700-4 S lunga 4,78 metri, larga fuori tutto 2,26 ed S alta 1,14 metri. Le porte, secondo lo stile di famiglia, si aprono ad ali di gabbiano, cioe’ verso l’alto. Ma siamo solo all’antipasto. Il resto intimidisce gia’ a leggerlo.
La Aventador ha una struttura monoscocca interamente in fibra di carbonio di circa 230Kg, un’inezia, e l’intera auto non supera i 1.575 Kg. La velocita’ massima e’ pari a 350 Km/h, si accelera da 0 a 100Km/h in 2,9 secondi, il tempo che impieghiamo per fare zapping alla TV, e da 0 a 200Km/h in 8,9 secondi. Ma quello che impressiona e’ la capacita’ dei freni carboceramici. La Aventador decelera da 100Km/h a 0 in 30 mt e da 200Km/h a 0 in 128 mt, prestazioni al di fuori delle medie persino tra le super sportive.
Come la quasi totalita’ delle auto Lamborghini anche la Aventador ha 4 ruote motrici, ma la grande evoluzione e’ costituita dal giunto Haldex che modula la ripartizione della trazione tra assale anteriore e posteriore, assistita da un differenziale autobloccante fino al 40 per cento per evitare il patinamento a vuoto delle ruote nelle accelerazioni in curva. Per spiegare quanto vale il cambio ISR a 7 velocita’, basti dire che il tempo di cambiata si riduce fino a 50 millisecondi contro i 40 ms di una Formula Uno.
La facile guidabilita’ e maneggevolezza della Aventador e’ anche dovuta alla scelta delle sospensioni “push rod” che significa far lavorare gli ammortizzatori in posizione orizzontale comandati dai leveraggi che armonizzano gli shock provenienti dalla strada. “Ci siamo posti l’obiettivo – ci dice il numero uno di Lamborghini Stephan Winkelmann – di realizzare un’auto che sia un prodotto di nicchia nella ristretta nicchia delle supercar. Aventador rappresenta un’evoluzione che compie un balzo in avanti di due generazioni”. Una sportiva gioiello, dunque, potentissima ma molto piu’ facile, sicura e maneggevole di tante supersportive. Un gioiello anche nel prezzo, fissato in 263.000 euro IVA esclusa. Una cifra che non intimorisce, visto che i primi 18 mesi di produzione sono gia’ stati venduti a scatola chiusa prima ancora che la vettura facesse il suo debutto su strada.

Ultima modifica: 16 Novembre 2017