Bologna, minicar killer Muore a 17 anni Nei mesi scorsi l’inchiesta a Roma

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L’incidente e’ avvenuto nei pressi di Pianoro, nella provincia felsinea. Il magistrato indaga sull’affidabilita’ della vettura. Gia’ in ottobre la Procura capitolina aveva iniziato a indagare sulla sicurezza delle minicar

Bologna, 24 gennaio 2011 – Alle cinque del mattino la mamma preoccupata ha chiamato i carabinieri: “Mio figlio non e’ rientrato a casa e il suo cellulare e’ irraggiungibile”. Luca Andreolli, studente di 17 anni di Pianoro, e’ stato trovato morto dopo quattro ore, intrappolato nell’abitacolo della minicar con cui stava tornando da Bologna dopo una festa di compleanno. Era a poche centinaia di metri dalla propria abitazione, sulle prime colline dell’Appennino: la vetturetta che possedeva da due anni, appena revisionata, giaceva ribaltata nel letto del torrente Savena, in un metro di acqua gelida.
 

Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, l’incidente sarebbe avvenuto attorno all’1.40. Quando si trovava un paio di chilometri piu’ a valle, il diciassettenne ha telefonato alla sua ragazza per darle la buonanotte: “Ormai sono arrivato”, le ha detto prima di sparire. La minicar e’ uscita di strada sul lato opposto rispetto alla corsia di marcia, precipitando in una scarpata di una decina di metri, in uno dei pochi tratti privi di vegetazione lungo la Fondovalle Savena, un’arteria che conta gia’ molte croci.
 

Non e’ chiaro cosa abbia provocato l’incidente e nelle prossime ore il pm Marco Mescolini disporra’ una serie di indagini per capire la dinamica della disgrazia; accertamenti tecnici saranno ordinati dal magistrato anche sul quadriciclo che per lo studente e’ diventato una tomba. Gia’ nello scorso ottobre, in seguito a due sinistri mortali, la Procura di Roma aveva aperto un’inchiesta sulla sicurezza delle minicar, con una serie di test sulle dotazioni e i criteri di omologazione.
 

Ultima modifica: 16 Novembre 2017