Segnali positivi per l’ultima arrivata della casa americana, in produzione da pochi giorni. Intanto, secondo alcune fonti, le prossime berline e wagon Alfa Romeo, derivate dalla Chrysler 200, potrebbero essere costruite direttamente in Usa

Roma, 9 dicembre 2010 – E’ in produzione da pochi giorni, ma il suo futuro sembra gia’ segnato. In positivo. La nuova Chrysler 200 fa parlare di se’ per la sua eleganza, le sue forme, le sue prestazioni e per la sua indole ecologica. Ma anche per i consumi, tasto delicato che ultimamente sta molto a cuore ai clienti americani oltre che a quelli europei.
 

Lunga 4,87 metri, la Chrysler 200 proporra’ due motorizzazioni in linea con le nuove aspettative della clientela Usa: il 4 cilindri 2.4 da 173 Cv che i tecnici della Casa statunitense hanno rivisto con la collaborazione di Fiat Powetrain Technologies e il nuovo V6 Pentastar da 283 Cv, entrambi ottimizzati dal punto di vista ambientale.
 

Secondo alcuni organi di stampa specializzati, Sergio Marchionne avrebbe lasciato intendere la possibilita’ di utilizzare lo stabilimento di Sterling Heights” per costruire, direttamente negli Usa, le prossime berline e wagon Alfa Romeo, derivate appunto dalla Chrysler 200.
 

“Non sarei sorpreso di vedere un’Alfa uscire dalle linee di Sterling Heights”, avrebbe detto Marchionne, stando a quanto riportato da Automotive.
 

Grazie anche al supporto di 850 milioni di dollari con cui lo Stato del Michigan sta finanziando i programmi di potenziamento delle attivita’ industriali, Sterling Heights sta per aggiungere un secondo turno e altri 900 posti di lavoro.
 

Dalla Chrysler 200 dovrebbe derivare anche la nuova berlina medio-alta Lancia, che secondo alcune fonti potrebbe riproporre il nome di Flavia.

Ultima modifica: 16 Novembre 2017