Nel suo intervento, con il quale ha illustrato le caratteristiche della 34^ edizione del Motor Show, Giada Michetti, amministratore delegato di GL events Italia, ha sottolineato come il Motor Show di Bologna sia <<un patrimonio che non puo’ essere disperso, e proprio per questo motivo noi non abbiamo pensato nemmeno per un attimo alla possibilita’ di cancellare l’edizione di quest’anno
{{IMG_SX}}Nel suo intervento, con il quale ha illustrato le caratteristiche della 34^ edizione del Motor Show, Giada Michetti, amministratore delegato di GL events Italia, ha sottolineato come il Motor Show di Bologna sia <<un patrimonio che non puo’ essere disperso, e proprio per questo motivo noi non abbiamo pensato nemmeno per un attimo alla possibilita’ di cancellare l’edizione di quest’anno. Infatti in questi mesi abbiamo costantemente lavorato per trasformare ‘l’anno orribile dell’automotive in una opportunita’ di rilancio per noi e il settore. Abbiamo cercato la soluzione migliore per la nostra manifestazione e alla fine siamo certi di averla trovata. Come sapete – ha aggiunto Giada Michetti – i problemi che noi abbiamo incontrato nell’organizzare questa 34^ edizione non riguardano solo il Motor Show di Bologna, ma tutti i saloni dell’auto che nel 2009, da Detroit a Tokyo, passando per la cancellazione di Londra 2010 e il supporto governativo a Barcellona, hanno subito ridimensionamenti e tagli. La defezione dei marchi automobilistici, avvenuta all’indomani di Francoforte, ci ha messi davanti a una scelta che abbiamo affrontato con il coraggio e l’orgoglio di chi sa che alle incertezze della crisi economica si puo’ rispondere solo con nuove idee, creativita’ e passione. Noi da sempre crediamo nell’azione e in questa occasione piu’ che mai abbiamo deciso di esporci fino in fondo>>.
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Il Motor Show 2009 torna dunque segnando un nuovo inizio: un evento che, pur traendo decisamente ispirazione dalla propria storia trentennale, al momento stesso rompe con l’eredita’ del passato e con consuetudini ormai consolidate. Questo cambiamento non e’ storia degli ultimi due mesi, ma viene da lontano. Gia’ da tempo infatti avevamo avviato un processo di rielaborazione del Motor Show, basandoci su analisi compiute sulle recenti edizioni, sul visitatore, l’industria, gli sponsor e, quindi, sulla formula stessa del salone. Ci sentivamo pronti a cambiare e, complice la crisi, quando sono mutate le condizioni, abbiamo potuto reagire immediatamente uscendo dagli schemi e realizzando una manifestazione di alto contenuto capace di soddisfare il visitatore ma anche le nuove esigenze di visibilita’ delle aziende che, come vedrete, hanno trovato il modo di partecipare al Motor Show in una formula diversa, che nell’anno dei grandi tagli possa essere sostenibile ed efficace. Abbiamo lavorato per continuare a far parlare di Bologna, della Motor Valley e dell’Emilia-Romagna. <<Crediamo che oggi il Motor Show di Bologna non riguardi piu’ soltanto una singola azienda ma sia veramente un patrimonio di questo territorio. In questi mesi – ha concluso Michetti -abbiamo ricevuto il sostegno di istituzioni e privati che vogliamo ringraziare per il coraggio e il realismo con cui ci hanno sostenuto>>.
Ultima modifica: 16 Novembre 2017