Fabio Orecchini, coordinatore scientifico di H2Roma, professore di sistemi energetici alla Sapienza

Quale’ il percorso per arrivare all’auto a inquinamento zero?
“Si va verso l’elettrificazione dell’auto. Ma per arrivare a questo ci sono molti passaggi.Auto elettrica, biocombustibili, ibridi, motori di nuova generazione ed un giorno anche l’idrogeno faranno la loro parte per una mobilita’ davvero sostenibile. Non ci sono dubbi sul fatto che soluzioni ibride ed elettriche siano oggetto delle maggiori attenzioni da parte delle Case partner di H2Roma”.
Questo lo scopo della manifestazione romana?
“L’obiettivo e’ quello di mettere a confronto le esperienze della maggiori case nella direzione di una mobilita’ sostenibile. La strada verso le emissioni zero nell’energia e nella mobilita’ deve essere tracciata seguendo un percorso che ne faccia un’occasione storica di nuovo sviluppo sociale, economico ed industriale. H2Roma intende mostrare la roadmap dell’innovazione nel mondo dell’auto, della mobilita’, dell’energia e dell’ambiente. Le nuove tecnologie, le infrastrutture, l’educazione scolastica e universitaria, le normative, l’uso razionale dell’energia, il rispetto dell’ambiente sono gli ambiti nei quali H2Roma concentra la sua attenzioni”.
Il cliente sta cambiando anche in Italia?
“Ha sorpreso positivamente lo studio presentato dalla Fiat nel quale si evince che gli acquisti di questi ultimi anni hanno sempre piu’ evidenziato l’interesse per veicoli a basso impatto ambientale. Dalla ricerca Fiat viene fuori che ben 89 % dei clienti guarda all’abbattimento delle emissioni per inquinare meno. Ecco il successo dei carburanti alternativi come Gas e metano”.
Significa la fine dell’era del petrolio per la mobilita’?
“E’ troppo presto per dirlo pero’ e’ iniziata sicuramente l’era dell’alimentazione con carburanti alternativi. Gpl, metano ma anche biocarburanti. Proprio in questa occasione Jose Roberto Moreira dell’Universita’ di San Paolo del Brasile, insieme con l’ibrido, il biocarburante di seconda generazione puo’ avere un ruolo importante. Le biomasse possono rappresentare una fonte per i biocombustibili, ma anche per quell’elettricita’ che e’ alla base di molte altre soluzioni con grande attenzione alle auto ibride-elettriche”.
C’e’ qualcosa che non torna. Le case stanno lavorando verso motori a basso inquinamento come il Multiair Fiat, Bmw Efficient dinamic, Blumotion Volkswagen, con soluzioni innovative. Motori da buttare?
“Certamente no perche’ tutte queste nuove tecnologie permettono di utilizzare i nuovi motori con alimentazioni alternative come gas, metano, biomasse utlizzabili con tecnologie ibride che caricano motori elettrici. Se consideriamo che il metano e’ il carburante piu’ ecologico oggi a disposizione significa che siamo molto vicino a grossi abbattimenti di inquinamento”.
Quindi l’ibrido e l’elettrico hanno decretato la fine dell’idrogeno?
“No, perche’ l’idrogeno e’ l’ultima catena di una mobilita’ elettrica. Sarebbe sbagliato abbandonare la ricerca in tale direzione perche’ quando le vetture saranno completamente elettriche l’idrogeno sara’ determinante per ricaricare le batterie senza interruzione di continuita’. Proprio qui e’ stata presentata la bicicletta a idrogeno evidenziando l’importanza della ricerca ai fini del miglioramento dei nuovi materiali assorbenti per l’accumulo di idrogeno”. 

Ultima modifica: 16 Novembre 2017