La nascita di Miura, la prima supercar della storia, è stata una genesi formidabile. Nel novembre 1965 il Salone dell’Automobile di Torino ospita un evento straordinario. Lamborghini presenta un telaio nudo, senza carrozzeria, catturando l’attenzione di stampa e visitatori.

Il telaio P400, costruito in lamiera piegata e alleggerita, ospita un motore V12 da 4 litri in posizione posteriore trasversale. È la base della futura Miura.
Accanto alle Lamborghini 350 GT e 350 GTS, il telaio anticipa le soluzioni tecniche della supercar di Sant’Agata Bolognese, segnando l’inizio di una nuova era meccanica.
Il progetto nasce nell’estate 1964 grazie a Giampaolo Dallara, Paolo Stanzani e Bob Wallace, giovani ingegneri desiderosi di trasferire tecnologia da corsa alle auto stradali.
Il telaio L105 prevede una struttura leggera e compatta, destinata a una granturismo estrema. Ferruccio Lamborghini concede fiducia al team, trasformando il P400 in un simbolo di avanguardia tecnica.

Innovazione tecnica e soluzioni rivoluzionarie
Realizzato dalla ditta Marchesi di Modena, il telaio utilizza lamiera d’acciaio da 0,8 millimetri, piegata e forata per garantire leggerezza e rigidità .
Una vasca centrale funge da elemento portante e base per le sospensioni. Telaietti ausiliari sostengono organi meccanici e componenti accessori. Il peso totale resta sotto 120 chilogrammi.
Sospensioni indipendenti a triangoli sovrapposti, freni a disco Girling e cerchi Borrani a raggi derivano dal mondo delle corse.
La fusione tra motore e cambio, in unico blocco compatto dietro l’abitacolo, riduce ingombri e definisce l’architettura della Miura.

Il V12 monta dodici tromboncini verticali dei carburatori Weber, simbolo di meccanica estrema e precisione tecnica.
Il telaio cattura pubblico e stampa, diventando il centro del Salone e anticipando la futura supercar.
La nascita della carrozzeria e l’incontro con Bertone
Il telaio arriva allo stand senza carrozzeria, inizialmente destinato alla Carrozzeria Touring, ma difficoltà economiche impediscono la collaborazione.
Pininfarina, impegnata con altri Costruttori, non può partecipare. Nuccio Bertone coglie l’occasione e osserva il telaio. Ferruccio Lamborghini scherza: «Sei l’ultimo dei carrozzieri a farti vivo».
Bertone risponde che la carrozzeria saprà creare «la scarpa perfetta per questo piede meraviglioso». Da quell’incontro nasce la collaborazione decisiva.
Durante le vacanze di Natale 1965, i primi bozzetti vengono presentati a Ferruccio, Dallara e Stanzani. Le linee risultano innovative e diventano progetto definitivo.

A marzo 1966, al Salone di Ginevra, il telaio P400 prende forma definitiva e diventa la Miura.
Celebrazione dei 60 anni e eredità della Miura
Sessant’anni dopo, Lamborghini dedicherà il 2026 a celebrazioni e tour ufficiale del Polo Storico, omaggio a un modello che ha cambiato per sempre le supercar.
La Miura definisce un nuovo linguaggio estetico e tecnico, introducendo il termine supercar, coniato da un giornalista inglese per descrivere un’auto mai vista prima.

Le 5 cose da sapere su Lamborghini Miura e telaio P400
- Il telaio P400 debutta al Salone di Torino 1965 senza carrozzeria.
- Monta un motore V12 da 4 litri in posizione posteriore trasversale.
- Progettato da Dallara, Stanzani e Wallace come base di una granturismo rivoluzionaria.
- La fusione motore-cambio in unico blocco è soluzione tecnica inedita.
- Nuccio Bertone realizza la carrozzeria definitiva della Miura.
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Ultima modifica: 1 Dicembre 2025



