Ill mondo dell’automobile ha perso uno dei suoi giganti. Osamu Suzuki, storico presidente della Suzuki Motor Corporation, si è spento all’età di 94 anni. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca per l’azienda giapponese, che sotto la sua guida ha conosciuto una crescita straordinaria, diventando un player globale nel settore automotive.
Entrato in azienda nel 1958, Osamu Suzuki ha sposato la nipote del fondatore, Shoko, venendo adottato dalla famiglia. La sua ascesa è stata rapida e brillante, culminata nella nomina a presidente e amministratore delegato nel 1978. Da quel momento, Suzuki ha guidato l’azienda per oltre 40 anni, lasciando un’impronta indelebile sul suo DNA.
Visionario e lungimirante, Osamu Suzuki ha capito l’importanza di espandersi nei mercati emergenti. La sua mossa strategica è stata lo sbarco in India nel 1982. L’accordo con la Maruti Udyog, azienda statale indiana, ha rivoluzionato il mercato automobilistico del paese. Le piccole e economiche vetture Suzuki hanno conquistato il cuore degli indiani, permettendo all’azienda di raggiungere una posizione dominante, con una quota di mercato del 40%.
Osamu Suzuki era un leader carismatico e determinato, profondamente legato all’etica del lavoro
Ha gestito l’azienda con tenacia e oculatezza, senza mai temere la competizione dei grandi gruppi automobilistici. Lo dimostrano i suoi rapporti con General Motors e Volkswagen. Nel 2008, Suzuki ha interrotto la partnership con GM, che deteneva il 20% della proprietà , a causa di divergenze strategiche. Nel 2010, l’ingresso di Volkswagen nel capitale Suzuki, con una quota del 19,9%, ha portato a un nuovo scontro. Suzuki ha difeso con fierezza l’indipendenza del marchio, dimostrando la sua volontà di mantenere il controllo dell’azienda di famiglia.
L’eredità di Osamu Suzuki è immensa. Ha lasciato un’azienda solida e in crescita, guidata dai valori di realismo, attenzione al cliente e miglioramento continuo. Il suo esempio continuerà a ispirare le future generazioni di manager, che dovranno affrontare le sfide di un mercato automobilistico in continua evoluzione.

Ultima modifica: 28 Dicembre 2024

