Ford, dopo l’accordo firmato alla fine del 2009 ha ceduto definitivamente  il marchio svedese alla Geely, il maggiore costruttore  cinese. La firma e’ arrivata a Goteborg fra il presidente di Geely, Li Shufu, e dal direttore finanziario della Ford, Lewis Booth (nella foto)
29 marzo 2010 –  Il marchio Volvo passa ufficialmente dall’americana Ford alla cinese Geely. Per l’acquisto di Volvo, Geely ha pagato 1,8 miliardi di dollari (1,3 miliardi di euro). L’operazione non punta solo ad avere un marchio di prestigio, ma consente alla casa orientale di acquisire tecnologia europea, importante sia per rispondere alle esigenze di un mercato interno in crescita esponenziale, sia per competere sul mercato globale sempre piu’ agguerrito.
L’accordo e’ stato firmato a Goteborg dal presidente di Geely, Li Shufu, e dal direttore finanziario della Ford, Lewis Booth, dopo una trattativa durata molti mesi. La casa svedese, che conta circa 20.000 dipendenti, 14.000 dei quali all’estero, rimarra’ autonoma, con il management a Goteborg. Ma la Geely punta a realizzare una fabbrica con il marchio anche in Cina per produrre 300.000 autovetture.
”L’acquisto rappresenta una pietra miliare per Geely”, ha rivendicato Li Shufu che presiede la societa’ che ha fondato nel 1987 e che nel 1997 ha iniziato l’avventura dell’auto.
La societa’ cinese potenzia cosi’ la propria capacita’ produttiva per fare fronte ad un mercato interno che e’ cresciuto del 46% solo nell’ultimo anno, raggiungendo i 13,6 milioni di auto vendute. Ma certo l’acquisizione consente anche di mettere una bandierina in Europa per competere con la produzione cinese sugli altri mercati.
Geely e’ un marchio che sta crescendo rapidamente in Cina. Ha iniziato a produrre automobili nel 1998, ma e’ gia’ il principale costruttore privato con un fatturato di 2,05 miliardi di dollari.Â
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La Ford aveva cercato di vendere Volvo sin dal 2008 per concentrare le proprie risorse sui marchi Ford, Lincoln e Mercury e per resistere alle difficolta’ della crisi internazionale. La Casa statunitense aveva infatti gia’ smobilizzato molti dei suoi marchi per concentrarsi sul brand principale: negli ultimi tre anni aveva ceduto la Aston Martin ad alcuni investitori guidati da David Richards (nel 2007) e successivamente la Jaguar e la Land Rover agli indiani della Tata Motors per 1,7 miliardi di dollari (nel 2008). Ed ora, dopo lunghe trattative, ha venduto anche la sua consociata svedese Volvo, che aveva acquistato nel 1999 ad un prezzo decisamente piu’ alto: 6,5 miliardi di euro.
Per Ford, la vendita rappresenta una boccata di ossigeno per fronteggiare la difficile congiuntura internazionale, che e’ riuscita per ora a governare anche nei momenti piu’ difficili evitando la bancarotta. Ma anche per Volvo il nuovo corso con gli occhi a mandorla potrebbe portare dei vantaggi. Nell’ultimo anno ha venduto 334.808 vetture in tutto il mondo, con un calo del 27% rispetto al picco di 460.000 raggiunto nel 2007.
Quest’anno – ha spiegato l’amministratore delegato della societa’ svedese Stephen Odell – si prevede di produrre almeno 390.000 vetture. E i conti, dopo il rosso di 934 milioni di dollari dello scorso anno, potrebbero tornare a fare profitti. Il vantaggio maggiore sara’ pero’ per Geely, che la principale societa’ automobilistica privata cinese, con quartier generale nel Sud-Est della Cina, nella provincia di Zhejiang.Â
Nonostante la cessione del marchio, Ford continuera’ per alcuni anni a produrre i modelli S40 e S80 in Cina, attraverso la partnership con Chongqing Changan e Mazda. Mentre e’ in arrivo sul mercato la nuova S60, presentata in anteprima al Salone di Ginevra.
Ultima modifica: 16 Novembre 2017
