Il marchio giapponese ha ritirato un altro milione di veicoli negli Stati Uniti
Maxi ritiro di auto per la Toyota in Nordamerica e per questo i sindacati hanno organizzato una manifestazione a Washington davanti all’Ambasciata del Giappone. Il marchio giapponese ieri aveva annunciato il ritiro negli Stati Uniti di un altro milione di veicoli, portando cosi’ a oltre 7,3 milioni il numero di automobili che – dal novembre scorso – devono essere ritirate dalla circolazione.
“Toyota Motor Sales Usa annuncia che questa settimana iniziera’ la riparazione dei pedali dell’acceleratore nei veicoli Toyota richiamati”. Sono queste le dichiarazioni rilasciate dal colosso giapponese attraverso un comunicato.
Il gruppo, che e’ stato costretto a richiamare quasi otto milioni di veicoli a livello mondiale, fa sapere di aver “sviluppato e rigorosamente testato” un sistema di riparazione per i modelli guasti e di aver anche sviluppato “una soluzione efficace per i veicoli in produzione”.
“Niente e’ piu’ importante per noi – ha dichiarato Jim Lentz, presidente dell’unita’ vendite della Toyota – che la sicurezza e l’affidabilita’ dei veicoli che guidano i nostri clienti. Ci dispiace profondamente per la preoccupazione che i richiami hanno causato alla clientela e faremo tutto quello che possiamo, il piu’ in fretta possibile, per fare le cose giuste”.
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Si tratta di otto modelli: Rav4 2009-2010, Corolla 2009-2010, Matrix 2009-2010, Avalon 2005-2010, alcuni modelli Camry 2007-2010, e di tutti i modelli Highlander 2010, Tundra 2010 e Sequoia 2008-2010. Tutti usciti dalle fabbriche americane per l’America. Il motivo del ritiro e’ banale, ma la casa giapponese ha ugualmente deciso di correre ai ripari, per mantenere alto il livello di affidabilita’ e di serieta’.
I pedali dell’acceleratore potrebbero essere difettosi e incastrandosi con i tappetini . Vengono forniti da una ditta americana, la Cst Corporation, ma sono fabbricati in Canada, in uno stabilimento di Mississauga, nei pressi di Toronto.
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Ultima modifica: 16 Novembre 2017
