Dal punto di vista estetico il designer Gerard Kiska ha confermato i suoi concetti per una moto moderna con linee tesissime e spigolose. Il sebatoio da 13 litri permette una percorrenza di 200 chilometri.  La 690 costa 8.980 euro.
{{IMG_SX}}In  KTM hanno alcune idee che nessuno al mondo riuscira’ mai far loro cambiare, soprattutto per via della loro pluriennale esperienza (vincente) nel fuoristrada: tutto cio’ che pesa e’ faticoso da portarsi dietro e richiede piu’ cavalli per essere spostato. E piu’ cavalli significano motori piu’ grossi (e piu’ pesanti!) e che consumano di piu’ (quindi richiedono serbatoi piu’ grossi e piu’ benzina). Insomma, il peso chiama peso, in una spirale perversa che porta, nel nostro caso a moto sempre piu’ potenti, ma anche sempre piu’ grosse e pesanti. Alla fine, meno divertenti. La 690 Duke di cui parliamo oggi e’ la parfetta sintesi della filosofia KTM: pesa 148 kg e ha un motore monocilindrico di 654 cc,che eroga 65 Cv a 7.500 giri, dotato di iniezione elettronica, frizione antisaltellamento e comando dell’acceleratore elettronico (Electronic Power Throttle). In soldoni vuol dire che con la Duke ci si diverte un mucchio sui percorsi stradali misti stretti o ampi che siano e che non si rimpiange per nulla di non avere un bicilindrico, anche in fatto di vibrazioni, qui smorzate abilmente grazie a un contralbero.{{IMG_SX}}
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 La posizione di guida poi, con la sella bassa e il manubrio alto, consente sempre di avere perfettamente sotto controllo la situazione. Il divertimento e’ supportato anche da un cambio a sei rapporti bene scalati e a un impianto frenante Brembo con pinza radiale a 4 pastiglie e un singolo disco flottante da 320 mm davanti e uno da 220 mm dietro. Il peso piuma della moto sconsiglia il doppio disco davanti che porterebbe a un peso e a una frenata eccessiva. Il telaio in traliccio al cromo molibdeno assicura rigidita’ assoluta e ogni tipo di guida e’ ben assorbita dalla Duke che, per venire incontro alle esigenze di ogni pilota, ha la possibilita’ di utilizzare tre differenti mappature, con un comando situato sul lato destro del telaio: la mappatura 3 e’ la standard, la 2 e’ la sport e la 1 e’ la soft, che ammorbidisce di un buon 30% l’erogazione. Le sospensioni sono garanzia di solidita’ (in KTM sono considerate una delle cose piu’ importanti di una moto, visto che per anni le loro “arancioni” hanno fatto salti sulle piste da cross di tutto il mondo) la forcella e’ una WP upside down con steli da 48 mm e dietro un mono, sempre WP, pluriregolabile. Il pieno pesa poco, sia in chili, sia nel portafoglio: con 13 litri si fanno oltre duecento divertentissimi chilometri a tutta birra. Ah, magia del monocilindrico!
Ultima modifica: 16 Novembre 2017
