Il mercato dei record

 

 

 

 

 

Roma, 23 aprile 2011 – Una marea di teste nere. E un fiume ininterrotto di biciclette. Sono le immagini impresse nelle memoria di un viaggio in Cina del 1988.

Ventitre’ anni dopo a Pechino e Shanghai, le megalopoli della Repubblica Popolare, quell’umanita’ ribollente si e’ trasformata in un oceano di automobili che percorre instancabilmente le grandi arterie cittadine, minacciate dallo smog e dall’inquinamento atmosferico.

Ma la testimonianza tangibile che la Cina sia la nuova frontiera dell’auto arriva anche dalle cifre. Il colosso d’oriente ha superato gli Stati Uniti, diventando il primo mercato mondiale con 13,6 milioni di auto vendute.
La previsione per il 2011 e’ di una crescita ulteriore (15,13 milioni) con un incremento in percentuale di 15,2%. E per il 2020 la Cina dovrebbe assorbire 22-25 milioni di auto l’anno.

Facile capire perche’ il Salone di Shanghai, aperto fino al 28 aprile, diventi un nodo strategico per i grandi dell’auto, un appuntamento da non mancare. Le Case tedesche, con Mercedes e Bmw in prima fila, sono gia’ le regine del mercato cinese e non intendono mollare posizioni, la concorrenza (dagli italiani ai francesi) si adegua per non garantirsi golose quote, che compensino il vistoso calo europeo.

Shanghai e’ oggi la capitale economica della Cina e con l’eccezionale traino dell’Expo 2010, ha rafforzato la sua posizione di leader. Pechino e’ regina nell’immenso mercato delle flotte, con classi dirigenziali che contano migliaia di persone.

Ecco perche’ nei tredici padiglioni di Shanghai sfilano i concept rivoluzionari di Volkswagen e Bmw, il nuovo crossover Q3 dell’Audi, la VolvoXc60 ma anche la Citroen DS5, e la nuova Beetle, che porta con se’ le nostalgiche forme del vecchio maggiolino, unite a design e tecnologie del tutto innovative.

SE E’ VERO quello che dicono le statistiche, cioe’ che un cinese su 1400 possiede oltre un milione di euro, e’ presto spiegato lo sforzo massiccio delle Case automobilistiche per far conoscere al meglio i loro prodotti.
Chiudo con una piccola consolazione per l’Italia, che pure e’ presente con la 500 Fiat versione americana (motore 1,4 multi air e cambio automatico a sei marce) e il gruppo delle Supercar. In ogni stand le marche sono tradotte in lingua cinese, con due sole vistose eccezioni: Ferrari e Maserati. Quando si dice che i nostri marchi non conoscono frontiere…
 

Ultima modifica: 16 Novembre 2017