Fenomeno pneumatico invernale: meno neve, ma le vendite volano

Secondo Assogomma in Italia in questa stagione sono stati venduti oltre 6,5 milioni di pezzi contro  i 4,5 milioni dello scorso anno. Un forte impulso e’ derivato dalle ordinanze locali e dalle nuove normative sul tema

Roma, 31 marzo 2011 – ll pneumatico invernale ha subito in questi ultimi anni un’impennata nelle vendite tanto da far parlare di “fenomeno”. Le ragioni di questo successo vanno ricercate prima di tutto nella validita’ del prodotto conforme e di qualita’ che in pochissimi anni ha avuto un’evoluzione tecnica immediatamente percepita dagli automobilisti che si sono dotati per la stagione invernale della “scarpa giusta” per la stagione.

Quest’inverno non e’ stato caratterizzato da nevicate copiose eppure in Italia sono stati venduti oltre 6,5 milioni di pezzi contro i 4,5 milioni dello scorso anno. In due anni le vendite sono piu’ che raddoppiate. Bisogna comunque ricordare che ogni vettura monta quattro pneumatici, quindi le gomme invernali sono riuscite ad equipaggiare poco piu’ di un milione e mezzo di auto.

Assogomma – Gruppo produttori di pneumatici e Federpneus stimano che circa il 15% del parco circolante sia gia’ dotato del doppio treno di gomme estivo ed invernale, e tenendo conto che in Italia il parco circolante e’ di circa 36 milioni di mezzi (fonte Aci), c’e’ ancora un ampio margine di crescita per il pneumatico invernale nei prossimi anni.

Per dare un’idea dei volumi, stiamo parlando di un potenziale puramente teorico di 30 milioni di vetture che necessiterebbero quindi di 120 milioni di pneumatici, pari ad oltre 4 volte il mercato annuale del ricambio vettura nel suo complesso.

Per esemplificare gli sforzi produttivi e logistici e’ come dire 120.000 container pieni di pneumatici, messi l’uno dietro l’altro a rappresentare un treno di 1.500 Km: una volta e mezza la lunghezza del nostro intero Paese. Come anzidetto questa rappresentazione e’ pero’ soltanto indicativa e non e’ da considerarsi aggiuntiva rispetto al mercato di riferimento. Infatti, e’ bene sottolineare che, a fronte di un utilizzo di pneumatici invernali, gli estivi sono in deposito, quindi non si consumano e la loro vita risultera’ prolungata per il periodo di mancato impiego.

Le vendite di pneumatici invernali sono certamente aumentate grazie alle qualita’ del prodotto in grado di rispondere alle esigenze degli automobilisti in termini di sicurezza in primis, ma anche comfort e praticita’. Un forte impulso e’ derivato dalle ordinanze locali che sono state emanate dagli Enti di proprieta’ o di gestione delle strade.

Questo fenomeno ha assunto una dimensione nazionale vista la distribuzione sul territorio “a macchia di leopardo” che ha coinvolto ben 24 Province, 23 tratti autostradali, 20 comuni, le strade di competenza dell’aAas di 17 regioni e tutte le strade della regione Valle d’Aosta dove questo provvedimento e’ in essere da circa 10 anni.

Mentre il “vecchio” codice equiparava il “pneumatico da neve” o le “catene montate” in caso di neve ove era apposto il segnale tondo blu di obbligo, il nuovo codice prescrive che “i veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve e ghiaccio”.

Per effetto della nuova normativa dunque l’ente proprietario e/o gestore della strada puo’ imporre l’obbligo di avere a bordo del veicolo mezzi antisdrucciolevoli (catene omologate) o montare pneumatici invernali anche quando non sta nevicando, ma per un arco temporale determinato come un’intera stagione invernale.
 

 

Ultima modifica: 16 Novembre 2017