La citta’ lagunare guida la classifica scalzando Bologna, che perde ben 5 posizioni. Maglia nera a Siracusa e Sassari
Roma, 28 dicembre 2010 – E’ Venezia la citta’ piu’ sostenibile per i trasporti: seguono Parma e Torino mentre Milano si conferma al quinto posto e batte Roma che arretra dal diciottesimo al ventesimo posto. Questi i risultati del ‘Quarto rapporto sulla mobilita’ sostenibile in 50 citta’ italiane’ redatto da Euromobility.
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Al quattordicesimo posto, ma in discesa, arriva Bari, che si conferma prima citta’ del sud. Le piu’ insostenibili sono Siracusa e Sassari, mentre L’Aquila non e’ stata inserita nella classifica.
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“Venezia – si legge in una nota – e’ la citta’ piu’ ‘eco-mobile’ d’Italia. La citta’ veneta, sesta lo scorso anno, si aggiudica cosi’ il trofeo italiano della mobilita’ sostenibile scalzando Bologna dal primo posto. Venezia vince grazie a un trasporto pubblico che funziona, a importanti innovazioni nella gestione della mobilita’ come il Car Sharing e il Bike Sharing, ad una riduzione dell’indice di motorizzazione e ad un significativo aumento delle automobili a gas.
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Nella ‘top ten’, che vede sul podio tutte citta’ del centro-nord, ci sono anche Firenze che perde sette posizioni, Brescia che ne guadagna dieci, Bergamo, Reggio Emilia e Ferrara, oltre Bologna che perde pero’ 5 posizioni. Fanalini di coda nella classifica della mobilita’ sostenibile, Siracusa e Sassari. Si segnala il balzo in avanti di Torino, che passa dalla tredicesima alla terza posizione: e’ seconda per incremento delle auto a gas, prima per presenza di auto Euro V, prima per offerta di Car Sharing e seconda per offerta di Bike Sharing.
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“I dati che emergono dalla ricerca – ha detto Arcangelo Merella Presidente di Euromobility – ci offrono alcune interessanti indicazioni. Diminuiscono le auto di proprieta’, si conferma la crescita delle auto alimentate a Gpl e Metano, complice anche il caro carburanti che rende i veicoli a gas sempre piu’ convenienti per i cittadini, ed e’ confermata la tendenza allo svecchiamento del parco circolante malgrado sia ancora evidente il divario tra il Centro-Nord e il Sud del Paese. I servizi innovativi quali Bike Sharing e Car Sharing, pur essendo molto apprezzati, sono ancora poco conosciuti e rappresentano per i gestori e le Amministrazioni un costo ancora troppo elevato”.
Ultima modifica: 16 Novembre 2017
