Scozia, al via il primo servizio pubblico al mondo di autobus a guida autonoma

La guida autonoma sta diventando realtà. Non solo mezzi privati, come ad esempio le automobili dotate di sistemi di assistenza alla guida, ma anche per il trasporto pubblico. Nel Regno Unito, questa tecnologia sarà utilizzata sugli autobus pubblici grazie al progetto CAVForth (Connected Autonomous Vehicles) che partirà dal 15 maggio 2023 sulla Forth Road Bridge, che collega la zona di Edimburgo con il nord del Regno Unito, nell’est della Scozia. Ad annunciarlo è stato Stagecoach, tra le più grandi imprese britanniche del settore di pullman, che si occuperà della gestione della flotta.

Enviro200AV, i pullman senza conducente

Si tratterà del primo servizio al mondo di autobus pubblici completamente autonomi. Cinque autobus Enviro200AV viaggeranno su un percorso di 23 km nella parte orientale della Scozia, in direzione del celebre ponte stradale di Forth, situato a nordovest di Edimburgo. I mezzi raggiungeranno una velocità massima di 80 km/h ed effettueranno circa 10.000 viaggi settimanali.

Il costo stimato è di circa 6,1 milioni di sterline. Il progetto CAVForth è finanziato in parte dal Centre for Connected and Autonomous Vehicles (CCAV), che collabora con Innovate UK, un dipartimento dedicato a sostenere le imprese britanniche nella ricerca di finanziamenti e investimenti per lo sviluppo delle proprie attività.

I bus avranno una guida autonoma di livello 4, tecnologia decisamente avanzata, che permette ai mezzi di poter viaggiare totalmente da soli e senza l’ausilio di un conducente, ma potrebbero essere limitati a specifiche condizioni geografiche o meteorologiche.

Per garantire la sicurezza dei passeggeri e degli altri automobilisti, due membri dello staff saranno a bordo di ogni mezzo per monitorare la tecnologia e intervenire in caso di necessità, garantendo quindi la massima sicurezza dei passeggeri. I bus saranno infatti dotati di sterzo, freni e acceleratore, mantenendo quindi i comandi di guida tradizionali, permettendo al personale di poter prendere il controllo del mezzo utilizzando in qualsiasi momento.

Guida autonoma: da sogno a realtà

Da tempo molti produttori stanno puntando sulla guida autonoma. Si è partiti con sistemi di assistenza alla guida per arrivare a veicoli che, grazie a intelligenza artificiale, telecamere, sensori radar e ultrasuoni, sono in grado di rilevare le situazioni del traffico, monitorare le corsie e viaggiare autonomamente.

Attualmente esistono diversi livelli di guida autonoma: il primo livello (guida assistita), il secondo (guida semi-autonoma), il livello 3 (guida altamente automatizzata) e il quattro (guida completamente automatizzata). L’ultimo passaggio sarà il quinto livello, con veicoli senza volante, capaci di muoversi in totale autonomia in tutte le situazioni sulla strada: tutto ciò potrà diventare realtà grazie a funzioni di rilevamento dell’ambiente, alla costante connessione in rete e alla comunicazione intelligente tra auto, senza richiedere l’intervento di un guidatore.

L’introduzione dei mezzi di trasporto autonomi richiede anche una serie di modifiche dell’infrastruttura stradale, così come un’apertura mentale da parte dei cittadini. Nonostante al momento ci possano essere alcuni ostacoli, con il costante sviluppo della tecnologia, l’adozione dei mezzi di trasporto autonomi può portare a numerosi benefici. Questi mezzi possono migliorare la sicurezza stradale e ridurre il numero di incidenti causati dagli errori umani. Inoltre, possono aumentare l’efficienza del trasporto, ridurre il traffico e migliorare l’accessibilità per le persone con disabilità.

Ultima modifica: 14 Aprile 2023