Jaguar Land Rover conferma il suo impegno nella ricerca tecnologica dedicata all’automotive. L’azienda inglese aggiunge un tassello a questa sua attività mettendosi alla guida di un consorzio di aziende e realtà accademiche chiamato Tucana, che ha come obiettivo lo sviluppo di strutture per veicoli e propulsori realizzate con nuovi materiali compositi, abbastanza leggeri da abbattere pesi e consumi e resistenti a sufficienza per assicurare sicurezza e prestazioni, con un occhio particolare al futuro nuovo corso elettrico.
Come già accennato, il progetto Tucana raccoglie le competenze di un gruppo di realtà industriali e accademiche, come il Warwick Manufacturing Group (WMG), l’Expert Tooling & Automation, la Broetje-Automation UK, la Toray International UK, la CCP Gransden ed il Centre for Modelling & Simulation (CFMS), oltre appunto a Jaguar Land Rover.

La ricerca si concentra sul cercare di evitare acciaio e alluminio, materiali tradizionalmente protagonisti dell’industria auto. Trovare il giusto equilibrio fra leggerezza e resistenza non è comunque semplice. Per comprenderlo basta vedere i modesti obiettivi che si è data Jaguar Land Rover a riguardo: una riduzione di peso di 35 chili e un aumento del 30% della rigidità dei veicoli.
Se JLR e soci avranno successo, potremo vedere i futuri veicoli, tendenzialmente elettrici, molto più leggeri ed efficienti. Il progetto mira a prevenire l’emissione di 4,5 milioni di tonnellate di CO2 tra il 2023 e il 2032.
Jaguar Land Rover prevede di poter presentare una prima flotta di prototipi accessoriati con tecnologia Tucana già entro la fine del 2022.
Ultima modifica: 27 Gennaio 2021