Il 10 aprile 1950 il Mantovano Volante dette inizio al mito dello Scorpione. Tazio Nuvolari, il più amato e probabilmente più grande pilota di tutti i tempi, chiuse la sua eccezionale ed emozionante carriera a quasi 58 anni, al volante dell’Abarth 204A, la prima auto costruita da Carlo Abarth.
Accadde in Sicilia, a Palermo per la cronoscalata che portava a Monte Pellegrino. Ina salita ripida e suggestiva, caratterizzata da molti tornanti lastricati in pavé.
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Al via c’era anche la “Squadra Carlo Abarth”, con Tazio Nuvolari al volante dell’Abarth 204A, una biposto da corsa con motore elaborato di 1100 cm3. Il campione affrontò con la grinta di sempre il tracciato e terminò la corsa vincendo la sua categoria e piazzandosi 5° assoluto.
L’amicizia tra Tazio e Carlo
Il rapporto nacquenel primo dopoguerra, quando Nuvolari – che aveva al suo attivo 55 vittorie nei gran premi internazionali e nelle più importanti corse su strada – correva per la Cisitalia di Piero Dusio, nella quale Carlo Abarth dirigeva la squadra corse.
Dusio cedette ad Abarth le auto da competizione perché emigrare in Argentina. E Abarth potè contare sulla collaborazione di Nuvolari, che si prestò anche a svolgere il ruolo di testimonial per i kit di trasformazione del cambio al volante e delle marmitte. Un rapporto di lavoro e poi speciale.
La nascita dello Scorpione con i kit
Con i kit sportivi Abarth, molte utilitarie diventarono “macchine vincenti” nelle corse, consentendo a molti giovani piloti di cimentarsi con successo nelle competizioni.
“La domenica in pista, il lunedì in ufficio” era lo slogan di Carlo Abarth, che abbinava la fornitura di componenti da competizione all’attività della squadra ufficiale. Vincente soprattutto in pista e nelle corse in salita, con le berlinette e le sport.
Le vittorie dello Scorpione
Dopo questa celebre vittoria di Nuvolari, Abarth vinse per 6 volte consecutive il Campionato mondiale Marche, dal 1962 al 1967, il Campionato Europeo Sport Prototipi del ’72 con Arturo Merzario, 4 edizioni del Campionato Europeo Turismo (1965, ‘66’, ’67 e ’69). Un percorso importante.
Nei Rally
Lo Scorpione cominciò un altro filone vincente a partire dagli anni Settanta nei rally. Con la conquista da parte della Fiat 131 Abarth Rally di 3 campionati mondiali Costruttori nel 1977, ’78 e 1980, di un campionato Mondiale Piloti nel 1980 con il tedesco Walter Rohrl, di una Coppa FIA Piloti nel 1978 con il finlandese Markku Alen.
A questa importante serie di vittorie si aggiungono i 7 campionati Europeo Rally conquistati tra il 1975 e il 2011. E la Coppa FIA R-GT vinta nel 2018 e nel 2019 dall’Abarth 124 rally. Tanti trionfi.
La gara come banco di prova in condizioni estreme
Anche oggi, nel 2020 Abarth partecipa all’ERC con la 124 rally e in pista è partner tecnico dei campionati F4 Italiano e Tedesco, questa sequenza di successi ha una duplice valenza.
Continuare ad essere protagonisti nelle competizioni e avere il severo banco di prova per motori e componenti tecniche e tecnologiche che, testate nelle condizioni più estreme, possano raggiungere un livello di performance e di affidabilità estremamente alto. Questo a vantaggio della competitività nei rispettivi campionati e del futuro transfer tecnologico nei modelli di produzione. Lo Scorpione punge ancora.
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Ultima modifica: 18 Maggio 2020