Non è tanto la disavventura capitata a Federico Marchetti – attuale portiere di riserva del Genoa – a far discutere, ma ciò che ha scatenato sui social e sugli ingaggi dei calciatori.
Marchetti ha lasciato le chiavi della sua Ferrari 812 Superfast al ragazzo dell’autolavaggio pregandolo di riportargliela al campo d’allenamento. Ma guidare una supercar non è roba né da tutti i giorni né da tutti: sulla strada per il campo di Pegli il ragazzo ha perso il controllo e ha fatto filotto, prendendo in serie cinque auto parcheggiate prima di fermarsi contro il guardrail. Fuoriserie semidistrutta, sogno finito. Marchetti non ha fatto sceneggiate. Assicuratosi che non ci fosse sangue sulla strada ha commentato: «Mi dispiace molto per quello che è successo. Grazie a Dio nessuno si è fatto male e questa è la notizia più importante. Le cattiverie lette finora lasciano il tempo che trovano e mi auguro di non leggerne più, credo conti ben altro nella vita: rispetto».
Apriti cielo, anzi social: gliene hanno dette di tutti i colori – quelle cattiverie a cui si riferisce – non solo a lui ma anche, con sarcasmo, allo sfortunatissimo conducente. A Marchetti hanno ricordato i sei gol subiti nella trasferta di Napoli chiedendosi: che ci fa Marchetti con una Ferrari? Un danno di decine di migliaia di euro per un bolide da 340 all’ora con 799 cavalli, 6.500 di cilindrata e un prezzo di listino di 303.272 euro. Il trentottenne Marchetti ha un ingaggio quest’anno di 400mila euro, ma ha un passato glorioso con 235 presenze in serie A e 11 in Nazionale, con la quale ha giocato Mondiale, Confederations Cup ed Europeo.
Negli anni d’oro della Lazio il portiere aveva un ingaggio ultra milionario. Donne e motori sono sempre stati i paradigmi con i quali si sono confrontati i calciatori. E se la frase di George Best ha fatto epoca («Ho speso gran parte dei miei soldi per auto, donne e alcol. Il resto l’ho sperperato»), le storie di ogni giorno ci parlano di esborsi folli per vere e proprie «gallerie di auto di lusso».
Il garage di CR7
Se sono mitiche le 23 supercar di Cristiano Ronaldo (da Ferrari a Bugatti a Rolls e tutto ciò che è sportivo), non sono da meno le «collezioni» di Messi, Icardi o Balotelli, che sui campi di calcio ne azzecca più poche, ma che si può vedere sfrecciare a bordo di Mercedes, Ferrari, Bentley, oltre che di un Maggiolino verde.
Se a Prince Boateng piacciono le auto d’epoca da veri estimatori come la Chevrolet Camaro del ‘67, l’attaccante senegalese Djouf è rimasto famoso per essersi fatto placcare d’oro una Cadillac (oltre ad avere una Mercedes da 420mila euro) e Frank Ribery cambia una Lamborghini l’anno (o quasi). Graziano Pellè è missing dagli stadi italiani, ma girovagando si è concesso Ferrari in serie, come la FF da 260mila euro, passione anche del greco Sotirios Kyrgiakos.
Riccardo Jannello
Ultima modifica: 13 Gennaio 2021