MotoGP, il Mondiale si vince con la testa: ecco perché Bagnaia è favorito

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Mancano solo quattro gare alla fine della MotoGP e la lotta al titolo è serratissima. Il mental coach Marco Valerio Ricci, esperto in Programmazione Neurolinguistica Ipnotica, non ha dubbi: “L’aspetto mentale sarà fondamentale per non cedere alla pressione e non commettere errori. Occhio alla voglia di riscatto di Bagnaia”. 

Il mental coach Marco Valerio Ricci
Il mental coach Marco Valerio Ricci

L lotta al titolo per il Motomondiale entra sempre più nel vivo con tre piloti racchiusi in appena 25 punti a quattro gare dal termine: quanto può contare la testa in questo rush finale dove ogni secondo e ogni minimo errore possono essere decisivi?

“La testa conta tantissimo, è fondamentale, ma non solo quella del pilota, anche quella di ciascun membro del team. Tutti devono avere la capacità di restare lucidi e concentrati, abbiamo visto con Espargaro in Giappone quanto abbia inciso un errore della scuderia. Per non parlare di Bagnaia, che ha sbagliato a valutare la situazione. Bisogna considerare il team come un’unica entità: quindi la testa, intesa come emozioni e istinto, conta tantissimo nell’insieme pilota-team”.

Reduci dal fine settimana in Giappone, tra pochi giorni Quartararo, Bagnaia ed Espargaro saranno di nuovo subito in pista in Thailandia: come si affrontano questi ritmi serrati tra spostamenti, impegni, riunioni tecniche e allenamenti? Quanto può incidere questa “frenesia” sulla serenità di un pilota?

L’incidenza c’è solo in relazione alle capacità di ciascun pilota di saper gestire questo tipo di dinamiche. E’ un’incidenza personalizzata. Ci sono piloti che non subiscono minimamente questi aspetti, mentre altri che soffrono molto tutto ciò che sta intorno alla gara. Dipende dal bisogno di tranquillità di ciascun pilota. La frenesia per alcuni può anche essere stimolante, per altri invece penalizzante. Bisogna conoscere molto bene il proprio profilo motivazionale e lavorarci di conseguenza

Quali aiuti può dare in particolare una disciplina come la Pnl Ipnotica?

La Programmazione Neurolinguistica Ipnotica aiuta il pilota su più fronti. Innanzitutto, consente il riconoscimento delle proprie spinte motivazionali con una modalità scientifica attraverso il test motivazionale Reiss e questo dà al pilota una maggiore consapevolezza di sé. Poi consente la scoperta del rapporto tra le proprie emozioni e ciò che facciamo, portando a un’ottimizzazione delle performance“. 

Come cambia la preparazione mentale di un pilota tra l’avvicinamento alla gara, il momento prima del via, e il momento in cui invece inizia la gara?

La preparazione segue diverse fasi che vanno concordate col pilota e adattate alle sue esigenze. Nell’avvicinamento alla gara ci sono le fasi di visualizzazione e programmazione, si compie un lavoro più visuale e strategico di ciò che si intende fare. Subito prima del via c’è la fase di rilassamento, di distacco e focalizzazione sulle proprie risorse. Tutto questo porta ad affrontare la gara con una sorta di automatismo per entrare in uno stato di flusso che permette di accedere alla performance ottimale“.

Quartararo è campione del mondo in carica e guida la classifica generale, Bagnaia ed Espargaro inseguono come “outsider”: chi ha più pressione? Il favorito Quartararo su cui c’è grande aspettativa ma che ha già vinto in passato, o gli altri due piloti che non hanno nulla da perdere?

Quartararo è sicuramente il favorito perché è in vantaggio in classifica, però è anche vero che non è mai facile ripetersi dopo aver vinto. La dinamica che si è creata nell’ultimo Gran Premio può essere paradossale: Quartararo, avendo guadagnato punti, potrebbe rilassarsi e quindi consentire a Bagnaia, che invece è in cerca di riscatto dopo l’errore, di risollevarsi. Nel caso di Espargaro invece rischia di essersi creato un impatto negativo a livello di morale o di fiducia nel team. In generale vedo Bagnaia favorito rispetto a Quartararo, con Espargaro indietro rispetto agli altri“. 

Capitolo Ducati: alcuni dicono che Bastianini (quarto in classifica generale) dovrebbe aiutare il compagno Bagnania a vincere il titolo cedendo il passo durante le gare, ma il team non dà indicazioni in questo senso. Come si può gestire al meglio una situazione del genere, senza andare ad intaccare gli equilibri in scuderia? 

E’ una situazione molto difficile che richiede un lavoro coordinato e in armonia tra entrambi i piloti e tutto lo staff. Bisogna valutare le spinte motivazionali di tutti i soggetti in campo: nel caso Bastianini aiutasse Bagnaia, quest’ultimo potrebbe reagire sia in modo positivo, sia in modo negativo (ad esempio, pensando che il team non ha fiducia in lui e quindi chiede al compagno di aiutarlo). Sono equilibri delicatissimi e per questo bisogna conoscere sin da subito le dinamiche di ciascuno, cambiare strategia in corsa spesso può essere controproducente e non sempre la scelta che sembra più logica è anche la migliore“. 

Pecco Bagnaia e il suo team in Ducati
Pecco Bagnaia e il suo team in Ducati

Ultima modifica: 29 Settembre 2022