ModenaFiere ha ospitato la quinta edizione di Motor Gallery: per due giorni, nel weekend del 23 e 24 settembre, nel cuore della Motor Valley emiliana è andata in scena l’eccellenza del motorismo. E il pubblico ha risposto numeroso: l’evento ha fatto segnare un aumento di pubblico del 12% rispetto alla scorsa edizione. L’aumento si è registrato in particolare tra gli operatori, i compratori e gli appassionati del settore, confermando Modena Motor Gallery come uno fra gli appuntamenti più interessanti e originali nel panorama europeo per cultori, esperti del settore e semplici appassionati.
Ad attendere i visitatori c’era un piatto ricco: oltre 28 mila metri quadrati per una kermesse che ha visto protagonista la mostra-mercato con 355 espositori, di cui 11 stranieri, pronti a offrire auto e moto da sogno. I mezzi esposti, infatti, erano assicurati per un valore complessivo di 35 milioni di euro da BIG Broker Insurance Group. C’erano anche due padiglioni dedicati alle attività commerciali dove acquistare ricambi, gadget, memorabilia.
“La nostra manifestazione mira a valorizzare la filiera automobilistica, dal battilastra al verniciatore, dal commerciante di auto e moto al collezionista di memorabilia e automobilia”, ha commentato Mauro Battaglia, patron di VisionUp, che organizza il Salone in collaborazione con ModenaFiere. “Siamo molto soddisfatti di vedere l’ottimo riscontro del pubblico e degli espositori che in molti, già da adesso, stanno confermando la propria presenza per l’edizione 2018”.
A rispondere all’appello di Mauro Battaglia, tanti brand di spicco presenti nei padiglioni di ModenaFiere: dal Museo Ferrari di Maranello al Museo Enzo Ferrari di Modena, dal Museo Lamborghini – che ha esposto una splendida Miura Oro – al Museo Ferruccio Lamborghini di Funo e alle collezioni private di Righini, Stanguellini e Panini. Presente anche il marchio Pagani Automobili, che ha presentato al pubblico due tra le ultime vetture create dall’atelier di San Cesario Sul Panaro: Pagani Huayra BC e Pagani Huayra Roadster.
Grande interesse, poi, intorno alla mostra dedicata alle Ferrari di Sergio Scaglietti, ma anche per la coreografica asta “Barn Finds my love”. Ad attendere il pubblico c’erano anche tanti appuntamenti come la proiezione, in anteprima mondiale, del cortometraggio “Nato sotto il segno del Toro” sulla vita e le creazioni dell’Ing. Ferruccio Lamborghini, e gli incontri nell’Agorà di ACI Storico, partner dell’evento.
Il Circolo della Biella Autostoriche, nella ricorrenza del 30° anno di rifondazione, ha proposto una selezione delle vetture più rappresentative della storia del Circolo che ha annoverato tra i suoi soci personaggi come Enzo Ferrari, Luigi Villoresi, Maria Teresa De Filippis e Juan Manuel Fangio.
Tra le auto in esposizione, la rarissima Ferrari 340 MM 1953 #0294 della quale sono stati prodotti soltanto due esemplari: il modello con il telaio #0294 rappresenta infatti una delle due barchette carrozzate da Touring e poi da Scaglietti. Recentemente in un’asta internazionale è stata aggiudicata a 9 milioni di euro. Caratterizzata da una lunga storia di successi e popolarità, è considerata tra le più potenti vetture concepite da Ferrari.
Molta meraviglia hanno suscitato gli artigiani al lavoro, ai quali è stato dedicato uno spazio importante: alcuni giovani continuatori di questa, che può essere considerata una vera e propria arte, hanno mostrato sotto gli occhi del pubblico come si batte e si modella una lastra.
Per i centauri
Per gli appassionati delle due ruote, grazie all’attività del Moto Club 2000, Modena Motor Gallery ha ospitato anche una carrellata di circa trenta moto fuoristrada degli anni Settanta e una selezione di Lambretta per celebrare i primi settant’anni dello storico marchio.
Ultima modifica: 2 Ottobre 2017