Difficile rimanere insensibili alla bellezza di Firenze. Seppure la Modena Cento Ore sia una competizione dedicata alle vetture d’epoca, l’impatto emotivo che ha lasciato in tutti i partecipanti la visita ai Chiostri di Santa Maria Novella con la luce magica del tramonto, merita di essere citata.
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Dopotutto è proprio questo uno degli aspetti più affascinati della Modena Cento Ore: il riuscire ad unire in un connubio solitamente impossibile aspetti così diversi come l’adrenalina della pista e l’entusiasmo per le opere d’arte rinascimentali e non solo.
La secondo giornata è stata molto intensa anche dal punto di vista agonistico e i risultati anche delle prove speciali al pomeriggio e della gara in circuito a Imola hanno portato degli importanti stravolgimenti nelle classifiche, come pure la terza con 2 prove speciali e la gara in circuito al Mugello.
Alla fine della terza tappa, la situazione vede al primo posto l’equipaggio 29 Daniele Perfetti / Alan Scorcioni su Porsche 911 Carrera 3.0 RS del 1975, al secondo posto l’equipaggio 46 Andrew Siddal / Seb Garcia Perez su Ford Escort RS 1800 del 1975 e al terzo posto l’equipaggio 24 Thomas Kern / Stephan Peyer su Jaguar E-type del 1965.
Nella sezione regolarità in testa l’equipaggio 74 Philip Vlieghe / Oliver Laporte su AC Shelby Cobra 427 del 1965, seguiti dall’equipaggio 67 Axel Urban / Andrea Urban Porsche 911 T del 1972 e dal 68 Ruben Maes / Aswin Pyck su Porsche 914/6 del 1970
Come sempre la Modena Cento Ore sta facendo selezione, e gli sforzi subiti dalle meccaniche in questi primi due giorni di gara cominciano a vedersi.
Sono parecchie le vetture che portano segni di contatti ravvicinati sia con altri concorrenti che con ostacoli più o meno fissi. Questo, però, non basta ad arrestare lo spirito indomito dei partecipanti che, in qualsiasi modo, cercano di proseguire il loro viaggio.
Lasciata Firenze sotto la magica luce dell’alba, è stato il momento delle tanto attese gare al Mugello Circuit, una pista che sempre di più si sta affermando come tra le più belle e le più mitiche al mondo. D’altro canto, lo stesso pilota di Formula 1 Louis Hamilton ha dichiarato che il passaggio delle due Arrabbiate è uno dei più belli di tutto il panorama automobilistico mondiale.
Finita la competizione in pista, un breve tratto di autostrada ha portato gli equipaggi ad attraversare il centro storico di Pistoia per poi arrivare a Montecatini Terme, dove le auto sono state esposte, per la meritata pausa pranzo.
Il pomeriggio ha visto lo svolgimento delle due prove Speciali di Renaio e Careggine, con le loro bellissime strade strette e tortuose, bellissime da guidare e da ammirare e un controllo timbro a Castelnuovo Garfagnana.
L’arrivo a Forte dei Marmi
Nel tardo pomeriggio l’ingresso a Forte dei Marmi e l’esposizione delle vetture in Piazza Marconi e poi, con l’arrivo della sera, tutti in spiaggia ad ammirare il tramonto.
Ultima modifica: 12 Giugno 2021