Lo stabilimento Michelin di Alessandria, il più grande in Italia dedicato alla produzione di pneumatici per autocarro, è all’avanguardia nel campo della sostenibilità.
Il suo impegno in questo campo segue l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, il programma di azione sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri. Che si articola in 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, da raggiungere entro il 2030.
L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sancisce definitivamente che la sostenibilità non è solo sinonimo di rispetto dell’ambiente naturale, ma è un modello di sviluppo integrato di tre dimensioni, ognuna delle quali interagisce con l’altra:
- Economica
- Ambientale
- Sociale
Lo stabilimento di Alessandria è all’avanguardia all’interno del Gruppo Michelin nel perseguimento degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare, negli ambiti:
- Lavoro dignitoso e crescita economica
- Industria, innovazione e infrastrutture (“Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile”)
- Consumo e produzione responsabili
- Agire per il clima
Per condividere e sostenere l’impegno a favore di un futuro sostenibile, lo stabilimento ha ideato e promosso l’iniziativa “La fabbrica sostenibile: innovazione, responsabilità sociale e ambientale, competitività industriale”. L’evento del 18 settembre è il primo incontro nel quale le aziende del territorio, in collaborazione con Confindustria Alessandria, condivideranno le proprie best practices nel campo della sostenibilità.
In questa occasione, lo stabilimento assegna una borsa di studio a studenti dell’Università del Piemonte Orientale (UPO) a favore della ricerca nel campo della sostenibilità.
Nato nel 1971, lo stabilimento Michelin di Alessandria svolge oggi un ruolo pioneristico nell’aprire la strada a un modello virtuoso di economia circolare in ognuna delle tre dimensioni della sostenibilità.
Sostenibilità economica
La crescita economica dello stabilimento è testimoniata dall’investimento dal 2013 di55 milioni di euro destinati al miglioramento dei processi, a nuove tecnologie e alla digitalizzazione.
Dal 2012, i costi di produzione sono diminuiti del 25% grazie alla crescente reattività dello stabilimento e al progresso dei processi produttivi derivanti anche dagli investimenti. Ciò ha permesso un aumento dei volumi di produzione, che dal 2012 sono quasi raddoppiati.
Oggi, lo stabilimento Michelin di Alessandria ha una capacità produttiva di 1.100.000 pneumatici.
Sostenibilità ambientale
Nello stabilimento Michelin di Alessandria si costruirà il pneumatico del futuro, che presenterà bassissima resistenza al rotolamento e quindi un basso livello di consumi ed emissioni di CO2.
Il pneumatico verrà prodotto dal nuovo impianto di coestrusione di battistrada complessi, ad altissima tecnologia, realizzato grazie a investimenti nel settore Ricerca e Sviluppo che hanno beneficiato di un finanziamento del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale.
L’investimento complessivo dell’operazione per produrre il pneumatico del futuro sarà di 18 milioni di euro, di cui 6,5 in Ricerca e Sviluppo e 1,7 finanziati dalla Regione Piemonte.
L’industrializzazione del pneumatico è prevista nel 2021/2022.
Con questi presupposti, lo stabilimento di Alessandria ha raccolto la sfida posta dal Gruppo Michelin per il periodo 2010-2030 che prevede la riduzione del 20% del consumo di energia per km dei suoi pneumatici.
Al di là dell’innovazione del futuro, quotidianamente lo stabilimento è impegnato sul fronte della sostenibilità ambientale.
I pneumatici di qualità nascono per essere riscolpiti e ricostruiti, quindi utilizzati più volte.
Al termine della loro vita sono recuperati e avviati al riciclo, sia come recupero energetico che sotto altre forme come manti stradali, pavimentazioni sportive, edilizia, chiudendo così un ciclo di vita da pneumatico e iniziandone un secondo, con numerose e importanti possibilità di utilizzo.
Per ridurre l’uso di combustibili fossili, lo stabilimento produce pneumatici sostenibili secondo la strategia delle “4R”. Ridurre, riusare, riciclare, rinnovare.
- Ridurre: il peso dei pneumatici, le emissioni di CO2 prodotte dal loro uso e il numero di pneumatici necessari per percorrere una data distanza.
- Riusare: riparando, riscolpendo e ricostruendo il pneumatico, allungandone così la durata. Un pneumatico autocarro che ha una durata di vita iniziale di 250.000 km può percorrere più di 500.000 km se riscolpito 2 volte e ricostruito 1 volta. Questo porta a un risparmio del 70% di risorse naturali e del 24% di emissioni di CO2.
- Riciclare: Michelin, oggi in Italia, insieme ai principali produttori di pneumatici (tramite il consorzio Ecopneus), garantisce il recupero e il corretto trattamento di un volume di tonnellate di pneumatici a fine vita equivalente a quelli immessi sul mercato. Questi pneumatici vengono recuperati e destinati ad altri utilizzi (recupero energetico che sotto altre forme come manti stradali, pavimentazioni sportive, edilizia).
- Rinnovare: usare materiali non fossili, rinnovabili. Oggi quasi il 30% della materia prima impiegata nella costruzione dei pneumatici proviene da fonti rinnovabili.
Per quanto riguarda gli stabilimenti, l’obiettivo del Gruppo Michelin al 2020 è di dimezzare, rispetto al 2005, l’impatto ambientale in base all’indicatore Michelin Environmental Footprint (MEF), che misura il consumo di risorse (energia ed acqua), le emissioni e la quantità di rifiuti. I dati rilevati a fine 2018 indicano che tutti gli interventi effettuati per ridurre l’impatto ambientale sono stati particolarmente efficaci. E che lo stabilimento di Alessandria è in linea con il raggiungimento dell’obiettivo.
Sostenibilità sociale
Nello stabilimento Michelin di Alessandria lavorano 920 persone. La cui età media è 42 anni e 20 anni è la media di anzianità aziendale. Oltre il 40% dei dipendenti è diplomato o laureato. E oltre il 50% è azionista dell’azienda.
Dalla fondazione, lo stabilimento Michelin di Alessandria promuove lo sviluppo delle persone attraverso la formazione. Ben 63.000 ore nel 2018, per una media di 8 giorni circa per ogni dipendente. E con molteplici manifestazioni e attività culturali, sociali e sportive, condivise con la comunità locale.
Ultima modifica: 18 Settembre 2019