Guidare col caldo? Ecco perché è come farlo da ubriachi

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Guidare da ubriachi è un grandissimo pericolo sia per se stessi che per le persone che si incontrano sulla strada. Evitarlo non è dunque soltanto una soluzione per scampare da multe o dal ritiro della patente, ma anche un modo per assicurare il benessere di tutti. Ma forse non basta non bere alcolici, anche il troppo caldo può essere pericoloso. Perché? Scopriamolo insieme.

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IL CALDO DIMINUISCE LE CAPACITÀ DI GUIDA

Mettersi al volante di un’auto rimasta sotto il sole, il cui abitacolo si è surriscaldato a dismisura, cosa che succede quasi ogni giorno da giugno a settembre, è come avere un un tasso alcolemico nel sangue di 0,5 g/litro, limite oltre il quale si è considerati fuori dalla legge. Lo ha dimostrato uno studio di Seat di qualche tempo fa, nel quale si sottolinea come questo effetto si provi dai 35 gradi in su, una temperatura che in estate facilmente l’auto ci segnala. Si perdono così lucidità e fermezza, e la capacità di guida è appannata: è stato provato che il tempo di reazione del conducente è del 20% più alto rispetto a quando si guida a una temperatura di 25 gradi.

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I CONSIGLI DELL’ESPERTO

Ángel Suárez, uno degli ingegneri del Centro Tecnico Seat di Martorell, in Spagna, ha dato qualche dritta per diminuire il calore nella vettura: “Se abbassiamo i cristalli o apriamo le portiere per circa 30 secondi prima di accendere il climatizzatore, l’aria calda dentro l’abitacolo uscirà velocemente, perché molto più leggera di quella esterna, e la temperatura scenderà velocemente”. Non solo: non dobbiamo abbassare la temperatura oltre i 21 gradi perché il raffreddamento diventa nocivo per la salute e aumenta il consumo di carburante.

Ultima modifica: 21 Giugno 2017