GM fa causa a FCA negli USA: l’accusa è di corruzione dei sindacati

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General Motors dichiara guerra a Fiat Chrysler Automobiles nelle aule di tribunale. Secondo GM, FCA avrebbe corrotto il sindacato dei metalmeccanici statunitensi (lo United Auto Workers – UAW) con lo scopo di influenzare alcune importanti trattative riguardanti i contratti collettivi. Le vicende contestate includono tre particolari tavoli fra parti sociali che hanno avuto luogo fra il 2009 e il 2015, periodo nel quale era Sergio Marchionne (scomparso a luglio 2018) il numero uno del gruppo italoamericano.

Secondo le pesanti accuse mosse da GM (elencate in una denuncia depositata ieri, 20 novembre, alla Corte distrettuale di Detroit), FCA avrebbe pagato tangenti in modo da ottenere “un vantaggio competitivo illecito”. Nel racconto di GM, il sindacato dei metalmeccanici concedeva, fra le altre cose, più lavoratori a tempo determinato e più dipendenti pagati con salari più bassi. Vantaggi che, pare, non erano concessi a General Motors, creando una evidente situazione di concorrenza sleale. A supporto di tali denunce ci sarebbero alcune testimonianze di ex dirigenti FCA.

Da parte sua FCA risponde scandalizzata e “stupita dalla causa, sia per i suoi contenuti che per la tempistica” (come si legge in un comunicato ufficiale). In effetti i tempi sono quantomeno sospetti: è ancora fresca la notizia riguardante le trattative in corso dedicate creazione di una partnership fra FCA e PSA: il sospetto è che GM “intenda ostacolare il progetto di fusione con PSA”.

Ultima modifica: 21 Novembre 2019