Anche Volkswagen, dopo FCA e PSA, si appresta a chiudere i suoi impianti europei di produzione per tentare di arginare l’epidemia di coronavirus. “La salute e la sicurezza dei nostri dipendenti e delle loro famiglie”, ha affermato il CEO di Volkswagen Herbert Diess in un conferenza stampa in streaming, “è la priorità più importante e il mio obiettivo principale è quello di rallentare il più possibile la diffusione del coronavirus”.
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La tabella di marcia per rendere operativa tale decisione prevede il fermo della produzione negli stabilimenti Volkswagen in Portogallo, Spagna, Slovacchia e Italia entro questa settimana. Il resto degli impianti che si trovano in Germania e nel resto d’Europa verrà chiuso “nelle prossime settimane”, dice Diess. Il periodo di chiusura si attesterà intorno alle 2 o 3 settimane, in base a come si svilupperà l’emergenza sanitaria.
Le ragioni sanitarie e morali non sono le uniche che hanno spinto Volkswagen a fermare la produzione: in questa situazione così fluida e imprevedibile, l’azienda nutre seri timori che si possano creare “significativi deterioramenti delle vendite” e non mancano “incertezze sull’approvvigionamento delle fabbriche”.
“La pandemia ci mette di fronte a sfide operative e finanziarie finora sconosciute”, ha detto Diess. Ma la società si dichiara ottimista per una ripresa: “Riusciremo a superare la crisi coronavirus unendo i nostri punti di forza alla stretta collaborazione e al morale alto del nostro gruppo”.
Ultima modifica: 17 Marzo 2020