Proprio come Nissan e Honda stanno facendo negli Stati Uniti, anche Tesla ha deciso di congedare parte dei suoi lavoratori in modo temporaneo per contrastare il calo della domanda causato dall’emergenza Coronavirus. Per quegli operai o impiegati che continueranno a lavorare, perché essenziali in ambiti strategici (pensiamo agli impianti che si stanno riconvertendo per produrre ventilatori), è prevista una riduzione dello stipendio: anche in questo caso per limitare i danni economici che certamente sta subendo l’azienda.
Nel comunicato del marchio di Elon Musk si legge che “le operazioni minime e critiche” sono ancora in corso, ma per gestire i costi è necessario un “sacrificio condiviso”.
Tale sacrificio si traduce dunque in una temporanea riduzione delle retribuzioni, a partire dal 13 aprile, del 10% per operai e impiegati, del 20% per gli amministratori e del 30% per i manager. Questi dati valgono per gli Stati Uniti, ma, fanno sapere in Tesla, anche il personale che si trova al di fuori degli USA subirà dei tagli di questo tenore. Come già detto, una parte dei dipendenti rimarrà momentaneamente a casa, in questo caso senza retribuzione, mantenendo però tutti i benefici sanitari.
La riduzione degli stipendi dovrebbe continuare fino alla fine del secondo trimestre 2020, mentre, sperano in Tesla, la produzione nelle strutture americane dovrebbe tornare operativa dal 4 maggio.
Ultima modifica: 8 Aprile 2020