Il numero uno di Aston Martin Lagonda, Andy Palmer, è profondamente critico riguardo al comportamento del governo inglese nella gestione della Brexit. A differenza di altre case automobilistiche, Aston Martin preferirebbe un’uscita dalla UE senza accordi (no deal) al clima di incertezza costante alimentato dalla cattiva gestione di Downing Street.
Palmer sembra dunque stanco di attendere e, contrariamente ai suoi colleghi di altre aziende, ha chiesto al governo di inglese di rompere gli indugi, uscendo finalmente dall’Unione Europea, anche senza raggiungere accordi commerciali. Non è una richiesta ufficiale: Palmer si è semplicemente sfogato a Londra di fronte a una platea di addetti ai lavori del mondo dell’auto. Rimane comunque una posizione significativa, dal sapore della provocazione.
Andy Palmer ha affermato: “Sappiamo come potremmo fare per gestire una Brexit con No Deal. Siamo pronti. Non è bello, preferiremmo che ci fossero degli accordi”. Del resto, come hanno sottolineato anche altri marchi come Jaguar Land Rover o Nissan, l’industria automobilistica britannica verrebbe pesantemente sconvolta, con ritardi nelle consegne, problemi alle dogane, rallentamenti nel sistema produttivo basato sul rifornimento dei materiali con il metodo ‘just in time’.
Il presidente e CEO di Aston Martin considera questo clima di attesa nocivo per gli affari. Per questo preferirebbe una decisione definitiva, anche se dolorosa, per poter finalmente procedere con più certezze.
Ultima modifica: 17 Luglio 2019